L’Associazione Dardanello presenta “Il mondo di Piero”

In programma, il premio e il "Gasco" con grandi ospiti; il 12 agosto, a Mondovì, si alza il sipario su mostra e pubblicazione

0
418
Piero Dardanello

Giornalista, direttore, personaggio pubblico, padre, fratello, amico: Piero Dardanello è stato tutto questo e anche di più. Con la sua scomparsa, vent’anni fa, il mondo del giornalismo italiano ha perso una delle firme più autorevoli. L’associazione che porta il suo nome vuole consegnare a tutti, ma soprattutto alle giovani generazioni, un ritratto fedele del professionista e dell’uomo, per celebrarne l’eredità e restituire un’immagine della sua personalità, complessa e ricca di sfumature. Per farlo ha mobilitato amici, parenti, colleghi: chi più da vicino ha conosciuto e frequentato il grande cronista monregalese. Il risultato di questo lavoro è stato raccolto in una mostra-evento e in una pubblicazione.

Il 12 agosto sarà la giornata dedicata alla celebrazione di questa eccezionale eredità, con tanti appuntamenti e, soprattutto, numerosi prestigiosi ospiti. Le iniziative sono inserite nel programma della ‘Mostra dell’Artigianato artistico’ di Mondovì, organizzata dall’associazione ‘La Funicolare’. Si inizierà alle ore 18,45, presso il Circolo Sociale di Lettura, con l’inaugurazione della mostra ‘Una vita nel pallone’: in esposizione ci saranno gli oggetti e i memorabilia di una carriera straordinaria, che testimoniano la grande visione professionale di Piero Dardanello. Alle ore 19.15 si terrà la cerimonia di consegna dell’edizione 2020 del premio ‘Dardanello’ (svoltasi virtualmente, nello scorso autunno, a causa della pandemia); alle ore 19.30, invece, sarà la volta dei vincitori dell’edizione 2021, la numero 18 del riconoscimento.

Alle ore 21.30, poi, sul palcoscenico in piazza Maggiore si presenterà il libro ‘Il mondo di Piero’ con la presenza di Xavier Jacobelli, Fabio Monti, Roberto Beccantini e la presentazione di Beppe Gandolfo. A seguire, sarà consegnato il premio ‘Gasco’ che, come ogni anno, viene conferito a un campione del mondo dello sport che ha saputo distinguersi anche nella solidarietà. Il premio, nel segno della tradizione, è attribuito in collaborazione con la famiglia Gasco e con il Rotary Club di Mondovì. Il prestigioso ospite della serata sarà svelato nei prossimi giorni.

‘Il mondo di Piero’, editato da Bradipolibri e curato da Roberto Beccantini e Fabio Monti, può vantare contributi inediti scritti da alcuni tra i più importanti giornalisti italiani, come Xavier Jacobelli, Massimo Gramellini, Cesare Lanza, Beppe Conti, Marco Bernardini, Maurizio Crosetti, Roberto Omini, Vittorio Oreggia, Darwin Pastorin, Sandro Sabatini, Antonello Valentini, Alessandro Bocci, Gianni Romeo, Gianfranco Josti, Marino Bartoletti, Debora Vaglio e Camillo Forte. C’è anche un ricordo del noto ex calciatore Aldo Serena che, ai tempi della sua militanza nella Juventus e nel Torino, ebbe l’occasione di conoscere Dardanello. Il contributo di Enzo D’Orsi, infine, ripercorre la storia del premio intitolato allo storico ex direttore di Tuttosport. A impreziosire il tutto, i disegni del vignettista Danilo Paparelli, al suo fianco per tanti anni al quotidiano sportivo torinese. Poi, naturalmente, parola al ‘Darda’: dai pezzi degli esordi, sulla ‘Gazzetta di Mondovì’, fino alle prove della maturità.

Nel libro, la cui impaginazione è stata curata dal monregalese Mattia Golinelli con stampa presso la tipografia ‘Jollygraf’ di Villanova Mondovì, salta subito agli occhi quanto fosse moderno il suo giornalismo, quanto fosse visionario e futuristico il suo modo di ‘fare’ il giornale, in un’epoca in cui non esistevano computer e programmi di impaginazione e ogni prima pagina era frutto di un paziente lavoro di taglia e incolla, con forbici, scotch, penne e matite, e misurazioni a colpi di tipometro.

Dentro a queste pagine ci sono ricordi di vita vissuta, più di mezzo secolo di storia dello sport italiano: esperienze ed aneddoti di redazione, tra goliardia, soffiate giornalistiche, pezzi da rifare, trovate geniali e memorabili ‘shampoo’: lavate di capo imperiali, riservate a giovani cronisti che, poi, hanno saputo davvero farsi strada. C’è anche un po’ del Dardanello più segreto, che si manifestava con gli affetti più cari, tra le mura domestiche. Il ritratto più intimo del direttore, consegnato grazie al ricordo indelebile dei familiari, a cominciare dai fratelli Sandro e Ferruccio, per proseguire con il figlio Andrea e la moglie Nuccia. Il libro è stato pubblicato con il contributo della Banca di Credito Cooperativo Pianfei e Rocca de’ Baldi, della Banca Alpi Marittime, della Fondazione Crc e della Fondazione Crt.

«Lavorare a questo libro è stata una delle esperienze più emozionanti e stimolanti di sempre – commenta Paolo Cornero, vicepresidente dell’associazione ‘Dardanello’ – ed è davvero incredibile, a così tanti anni di distanza, nell’epoca del digitale, scoprire quanto le sue pagine e le sue parole non siano invecchiate, ma anzi abbiano ancora molto da insegnare alle giovani generazioni. Desidero ringraziare Mattia Germone, presidente dell’associazione ‘La Funicolare’, per l’ospitalità che ci ha riservato nel programma della ‘Mostra dell’Artigianato artistico’».

«Qualcuno ha scritto “occorre essere il servitore di qualcosa di più alto, o si diventa schiavi di tutto ciò che c’è di più basso” – osserva, nel suo saluto, Sandro Dardanello, presidente dell’associazione che è nata nel nome del fratello – e ringrazio Piero che, insieme a Ferruccio, Marina ed Anna, sono stati i fedeli compagni di viaggio della mia vita. Mi hanno guidato e seguito nella direzione di questo messaggio infinito, nel solco di un insegnamento più alto che i nostri genitori ci hanno tramandato, e che è diventato, col tempo, filosofia di vita e parte essenziale del vissuto quotidiano».

«L’associazione ‘Dardanello’ nasce per rendere omaggio ad un grande monregalese ed al suo esempio professionale – chiosa il segretario generale del sodalizio, Michele Pianetta, coordinatore della giuria del ‘Dardanello’ – ma, anno dopo anno, ci siamo accorti che sta diventando un incubatore di esperienze, sempre più forti e significative, una risorsa per la comunità locale e per il mondo scolastico. Un cammino che prosegue grazie alla fiducia della famiglia Dardanello: merito loro se abbiamo sempre potuto rilanciare il nostro impegno, senza mai giocare di rimessa».

cs