“Cuneo ripensi il proprio modello di accoglienza”

Fratelli d’Italia della Provincia di Cuneo guarda con estrema preoccupazione alla questione delle violenze che stanno attanagliando l’Afghanistan ed alle future ripercussioni

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Fratelli  d’Italia  guarda  con  estrema  preoccupazione  alla  questione  delle  violenze  che  stanno  attanagliando l’Afghanistan in seguito al raffazzonato e mal gestito ritiro delle forze occidentali ed in particolari americane.

“Sono giorni, ormai, che il Partito Democratico e la sinistra cuneese chiedono ad ogni livello, tanto locale,  quanto  nazionale,  di  accogliere  i  profughi  afghani.  Partendo  certo  dal  presupposto  che  i rifugiati  politici,  quali  appunto  i  rifugiati  in  fuga  dall’Afghanistan,  sono  pienamente  tutelati  dal diritto  internazionale,  e  quindi  non  c’è  necessità  di  alcun  proclama  se  non  per  fare  demagogia spicciola,  non  abbiamo potuto  fare  a  meno  di  notare  che  anche  Cuneo  spicca  tra  le  città  che  si sono  date  disponibili  ad  accoglierli”  commenta  Denis  Scotti,  Coordinatore  Cittadino  di Fratelli d’Italia.

“La nostra splendida città non è certo un esempio di come si devono gestire i migranti. Se da un lato, infatti, non possiamo tirarci indietro dal fornire asilo politico agli afghani che sono arrivati in questi  giorni  in  Italia  ed  in  particolare  a  coloro  che  hanno  collaborato  con  il  nostro  esercito durante  le  missioni  all’estero,  dall’altra  è  opportuno  fare  in  modo  di  dar  loro  una  prospettiva  di accoglienza  degna  e  seria,  che  preveda  lo  studio  della  lingua  e  una  serie  di  corsi  anche professionalizzanti volti al loro inserimento lavorativo, oltre ovviamente a un chiaro insegnamento di  quelli  che sono  i  valori  della  nostra  società,  in  primis  il  rispetto  delle  donne.  Non  di  certo abbandonarli per strada, contribuendo al peggioramento della già precaria situazione dell’area di Corso  Giolitti  e  della  stazione”  dichiara  Alberto  Coggiola,  Consigliere  Comunale  di  Fratelli d’Italia.

“Più volte, in consiglio comunale, ho voluto porre il problema, con ordini del giorno e interpellanze,  sulla  gestione  dei  senza  fissa  dimora  a  Cuneo,  dove  purtroppo  da alcuni  anni  la percezione  di  insicurezza  e  degrado  è  sempre  maggiore.  Grazie  alle  nostre  sollecitazioni,  circa due anni fa il Sindaco ha firmato l’ordinanza per l’applicazione del Daspo urbano, ma a distanza di tempo possiamo dire che le politiche di questa amministrazione sono state fallimentari. Il Comune di Cuneo deve rivedere le proprie politiche di accoglienza, per la tutela dei propri cittadini e per la dignità di tutti quei profughi che hanno effettivamente diritto all’asilo in Italia, come gli afghani, a differenza  dei  tanti  migranti  economici  irregolari  che  approdano  ogni  giorni  sulle  nostre  coste”
commenta Massimo Garnero, capogruppo di Fratelli d’Italia in Consiglio Comunale a Cuneo.

“Lo  stesso  discorso  vale  per  l’intera  Provincia  di  Cuneo,  ma  è  necessario  un  coordinamento chiaro e rispettoso tra le autorità coinvolte. Non è accettabile che, ad esempio, i Sindaci vengano informati  dell’arrivo  dei  profughi  con  pochissime  ore  di  anticipo,  come  è  accaduto  ad  esempio oggi [mercoledì 25 agosto] a Borgo San Dalmazzo, senza avere il tempo di informare reventivamente la cittadinanza. Tutelare i rifugiati politici, coloro che come gli afghani scappano dagli estremisti islamici talebani, è doveroso da parte di un Paese civile. Ma è anche importante farlo  in  modo  serio  e  responsabile,  senza  demagogia  e  finto  buonismo”  dichiarano  unitamente  i tre dirigenti cittadini del partito.

c.s.