“Oops!… We did it again”. JUDICI e MOLINOIR mutuano e fanno propria l’esclamazione, rigorosamente declinata al plurale, che, esattamente all’alba del Terzo Millennio, Britney Spears rese “virale” tra i giovanissimi, grazie a una sua hit divenuta intramontabile e in grado di costituire una pietra miliare all’interno del suo repertorio.
Il duo di producer e dj monregalesi ha stabilito un nuovo record personale, raggiungendo, in un lasso temporale pari a soli 6 mesi, un milione di stream sulla piattaforma di Spotify con il singolo “Poker Face”, cover dell’iconico successo di Lady Gaga reinterpretato vocalmente da Bright Lights, cantante statunitense pluri-nominata ai Grammy Awards. Se l’artista ha messo a disposizione il proprio talento vocale in questo brano, JUDICI e Molinoir hanno avuto il merito e la maestria di ripensarlo in termini di sound design, mixing e mastering, avvalendosi anche del contributo di Matteo Bruno del “Groove Eater Studio”.
Dal loro impegno corale e dalla loro professionalità è nato “Poker Face”, capace di collezionare più di 500 passaggi monitorati in radio e di ottenere la palma di disco della settimana sull’emittente radiofonica tedesca “Leipzig Beatzz”, avente sede nella città di Lipsia. Non solo: il singolo è in costante programmazione sulla versione elvetica di Radio 105 ed è molto apprezzato anche da Radio Contact (Bruxelles) e da altre stazioni in Sudafrica, in Danimarca, negli Stati Uniti d’America, in Russia e, addirittura, sull’Isola di Man, dipendenza della Corona britannica a governo autonomo ubicata nel mar d’Irlanda. Degne di menzione, inoltre, le coreografie ideate sulle sue note e caricate su TikTok da Nicole Behare e Federica Nappi, ballerine con alle spalle esperienze in trasmissioni televisive del calibro di “Zelig”.
Insomma, non è iperbolico definire “Poker Face” un trionfo, che si va a sommare a quello già ottenuto con “Pump it up”, altra cover di JUDICI, Molinoir e Bright Lights, che, in 20 mesi, ha toccato quota 3,7 milioni di stream su Spotify. Inevitabilmente, i due producer, all’anagrafe Gabriele Giudici e Fabrizio Molineri, faticano a celare la loro gioia: “Siamo estremamente soddisfatti – dichiarano -. Abbiamo iniziato a rivisitare brani del passato quasi per gioco e Bright Lights ha voluto far parte di questo percorso per la grande amicizia che ci lega. Via via, quello che inizialmente pareva essere una scommessa, ha assunto connotati sempre più seri, traghettandoci sino a questi brillanti risultati. Questi numeri non fanno altro che confermare la nostra attenzione e la nostra cura nei confronti delle canzoni scelte per le cover e vanno al di là di qualsivoglia aspettativa originaria”.
È d’uopo sottolineare, poi, che “Poker Face”, rilasciato ufficialmente lo scorso 26 febbraio, è stato creato totalmente in periodo pandemico, durante il quale Bright Lights si trovava dall’altra parte dell’Atlantico, negli USA: con un oceano di mezzo, il team si è visto costretto a lavorare a distanza, senza tuttavia penalizzare in alcun modo la qualità del proprio operato, come si evince dagli obiettivi centrati fin qui. E non è ancora finita: “Il percorso delle cover sicuramente continuerà – concludono JUDICI e Molinoir -, ma, parallelamente, svilupperemo anche un filone di brani inediti. Sentiamo che è giunto il momento di creare qualcosa di più personale e di lasciare libero sfogo alla nostra cretività”.
c.s.