Sono stati nove giorni di tennis e divertimento quelli che hanno caratterizzato l’edizione 2021 del Master Tennis Trophy Fit Kinder Joy of Moving. La prestigiosa competizione giovanile, riservata a tenniste e tennisti dai 9 ai 16 anni, si è disputata a Roma dal 17 al 25 agosto e ha visto impegnati complessivamente 964 ragazzi sui campi del Play Pisana, del Kipling Tennis Team e del Foro Italico, sede d’eccezione e teatro unico delle finali. La sedicesima edizione della manifestazione è iniziata a marzo e si è conclusa in estate nel tempio del tennis azzurro, dove i finalisti (e tanti altri ragazzi durante la settimana) hanno potuto calcare i palcoscenici su cui ogni anno giocano i loro beniamini, in occasione degli Internazionali Bnl d’Italia. Nei giorni che hanno segnato il gran finale di tutti i tabelloni del Master conclusivo del Tennis Trophy Fit Kinder, si è dato spazio anche all’attività wheelchair, con il terzo Master di tennis in carrozzina, per singolare e doppio. L’ex giocatrice professionista Rita Grande, già numero 24 della classifica Wta e promotrice del circuito nazionale e internazionale (che da sempre ha nella Ferrero di Alba il suo “main sponsor” e può contare su altre sponsorizzazioni “made in Cuneo”, come Acqua Eva e Karhu), commenta soddisfatta: «Nonostante tutte le complicazioni legate all’emergenza sanitaria, i numeri di questa edizione sono tornati ai livelli pre Covid. Abbiamo potuto constatare come, quest’anno più che mai, le ragazze e i ragazzi avessero voglia di stare insieme, fossero più sorridenti e interagissero più del solito. È uno degli effetti indiretti dei mesi di lockdown passati in solitudine che induce a vivere con più consapevolezza i momenti di aggregazione come questo».
L’opportunità, per i finalisti dai 9 ai 12 anni, di volare da Rafa Nadal per il master internazionale ha avuto come conseguenza un leggero aumento del livello di agonismo riscontrato in campo, specie tra i più piccoli, perché tutti ci tenevano a poter trascorrere alcuni giorni presso l’Accademia del campione spagnolo. Il “fair play” è rimasto un valore fondamentale del nostro torneo e come sempre abbiamo premiato anche i tennisti che hanno dimostrato maggiore sportività in campo».
C’è un parola d’ordine accanto a “fair play” che non manca mai, ed è “entusiasmo”. Quello dei giovani tennisti partecipanti, ma anche degli organizzatori. «Quest’anno siamo giunti alla sedicesima edizione del trofeo e mi diverto come la prima volta», chiosa Rita Grande, «perché mi piace e mi gratifica lavorare con i giovani. Non per niente ho deciso di dedicarmi ai più piccoli non appena terminata la mia carriera da giocatrice professionista».