Il cuneese Giovanni Panzera per un momento ha smesso i panni del documentarista per raccontare attraverso un volume di 328 pagine la “traversata delle Alpi-da Trieste a Montecarlo” in bicicletta effettuata nel 2019.
È lo stesso Giovanni a raccontare la genesi di questa nuova opera che lo riguarda: «Nell’autunno presenterò il documentario “Dall’Etna al Monviso” che mi ha visto protagonista nel 2020 nella seconda parte del progetto “Pedalando tra le aquile” (di cui la Rivista IDEA è media partner, ndr), ora però prende luce questa nuova idea, risultato del diario scritto durante il viaggio e delle molte emozioni che ho vissuto. A scrivere il libro, Ermanno Giraudo, affermato scrittore cuneese, che ha saputo raccogliere i miei pensieri, renderli ancor più piacevoli, dove a raccontare il viaggio è la mia fida bicicletta “Passepartout” con l’inseparabile carrellino”.
Paolo Fusta, editore di Saluzzo è rimasto entusiasta del prodotto che ha deciso di pubblicarlo e investire in questo progetto dove all’interno, attraverso una sontuosa appendice costituita da ben 80 pagine a colori si riassumono le caratteristiche tecniche e altimetriche delle salite e dei passi alpini affrontati e non manca una ricca galleria fotografica, oltre un’ottantina di immagini realizzate dal fratello Teresio che durante il viaggio ha curato l’aspetto fotografico e documentaristico dell’intera traversata.
«Il libro racconta questa entusiasmante ma anche faticosa traversata», continua Giovanni, «2.200 chilometri, 54 passi alpini, 68.000 metri di dislivello in salita. Il “viaggiare lento” da sempre mi affascina perché mi permette di vivere appieno i territori in tutte le sue sfaccettature. Da una intuizione nata nel 2018 l’anno seguente è nato il progetto “Pedalando tra le aquile” un nome simbolico che racchiude l’essenza stessa della montagna. L’aquila è sinonimo della libertà, di cieli azzurri, delle alte quote attraversate da strade un tempo realizzate per scopi militari e commerciali che nel tempo si sono trasformate in possibilità per cicloturisti, motociclisti e turisti di godere di paesaggi incomparabili.
Questo volume è un libro per tutti, per chi ama la bicicletta, per chi vuole leggere un libro d’avventura, per chi sogna un giorno di ripercorrerlo in toto o in parte, per chi, da turista, vuole più comodamente vivere in auto un itinerario di grande valore naturalistico, storico e culturale».
Alberto Gedda, per molti anni giornalista Rai e amico da lungo tempo dei fratelli Panzera, ha curato la prefazione sottolineando il profondo amore per la bicicletta che Giovanni coltiva ha oltre 40 anni.
La pubblicazione del libro, in ogni caso, non rappresenta la conclusione del progetto. “Pedalando tra le aquile” continua, infatti, con una nuova avventura che sta vedendo Giovanni Panzera protagonista di una lunga entusiasmante traversata dall’Oceano Atlantico alle Alpi del Mare attraverso i Pirenei franco-spagnoli, il Massiccio Centrale, per poi arrivare a Cuneo. Nel Box della pagina a lato riportiamo il resoconto della prima settimana di viaggio, da cui traspare il consueto entusiasmo per un’esperienza avvincente che il cuneese condivide con i lettori della Rivista IDEA.
Un’avventura in bici che è diventata un gran bel libro
“Pedalando tra le aquile” racconta la prima parte dell’avvincente progetto di Giovanni Panzera