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Torna a Cuneo la Summer School del Cespec

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Torna a Cuneo, da martedì 7 a sabato 11 settembre, la Summer School del Cespec (Centro Studi sul Pensiero Contemporaneo) dal titolo “Sentire. La vita sensoriale dei corpi”. La XIV edizione approfondirà il tema della corporeità declinato a partire dalla sfera sensoriale, indagata non solo nella sua dimensione esperienziale, ma anche nella sua connotazione storica, sociale e politica.

L’inizio dei lavori è previsto martedì 7 settembre, alle ore 15, all’Auditorium Varco di Cuneo (via Carlo Pascal 5L) con un seminario sul tema “I sensi, il senso. Sensorialità e razionalità”. La Summer School 2021, che si svolge grazie al contributo di Fondazione Crc e Fondazione Crt, si presenta come una settimana di otto seminari, accessibili liberamente nel rispetto delle disposizioni governative in materia sanitaria, dedicati alla sensibilità e alla sua evoluzione nel mondo contemporaneo.

L’evento terminerà sabato 11 settembre alle ore 21 sempre presso l’Auditorium Varco di Cuneo con un incontro pubblico dal titolo “L’esperienza del dolore” alla presenza di Beppino Englaro, padre di Eluana Englaro, che dialogherà sui temi legati alla sofferenza fisica e spirituale. Come da tradizione, all’iniziativa partecipano studenti universitari e giovani studiosi-relatori provenienti da tutta Italia, ai quali sarà offerta la possibilità di prendere parte attivamente agli incontri presentando relazioni nel corso delle sessioni della Scuola e intervenendo ad un workshop dedicato.

La Summer School si svolge in collaborazione e con il patrocinio di Città di Cuneo, Dipartimento di Filosofia e Scienze dell’Educazione UniTo, Dipartimento di Giurisprudenza UniTo, Collège des Bernardins, Istituto Superiore di Scienze Religiose – Studio Teologico Interdiocesano Fossano, Centro Culturale Protestante, Istituto storico della Resistenza e della Società contemporanea in provincia di Cuneo, Alliance Française, Club per l’Unesco di Cuneo, Ficlu (Federazione italiana delle Associazioni e Club per l’Unesco), Libreria dell’Acciuga e Imagaenaria. Tutti gli appuntamenti sono gratuiti (fino ad esaurimento posti) previa registrazione all’indirizzo mail centrostudi.cespec@gmail.com. Il programma è visionabile sul sito Internet www.cespec.it.

“La Summer School 2021 vuole essere un momento di incontro e dibattito su temi di particolare significato nel contesto attuale – dichiara la presidente del Cespec, Angela Michelis -. Dopo due anni di forzata vita digitale per la situazione dovuta alla pandemia, abbiamo scelto di approfondire le tematiche legate alla corporeità a partire dalla sensibilità, per rivalorizzare tale dimensione nell’esistenza umana, laddove l’iper-utilizzo dei computer nelle attività e nelle relazioni tende a farne dimenticare la centralità. L’obiettivo è mettere in contatto diverse generazioni di studiosi appartenenti a settori disciplinari complementari, ma anche favorire lo scambio tra ricerca accademica e dimensione pubblica, coinvolgendo cittadinanza, insegnanti e studenti delle scuole superiori per aprire spazi di approfondimento e riflessione critica che continueranno in modo co-gestito con le scuole della città durante l’anno”.

A partire dal 2021, la Summer School Cespec è inquadrata all’interno di un ciclo triennale di ricerca, che permetterà all’associazione di arricchire ulteriormente il proprio impegno culturale sul territorio. Ogni ciclo sarà caratterizzato da un tema generale, che farà da sfondo tematico comune alle attività dei singoli anni.

Il tema del ciclo triennale 2021-2023 è “Il sapere dei corpi. Abitare se stessi, abitare il mondo”. Il ciclo proporrà tre diverse prospettive sul corpo, sulla sua rilevanza nell’analisi delle dinamiche che attraversano lo spazio pubblico e delle sfide poste dalle nuove tecnologie e dall’attualità in generale.

“Il tema della corporeità – sottolinea Alessandro De Cesaris, direttore scientifico della Summer School – non è appannaggio esclusivo delle scienze biologiche e del sapere medico, per quanto il contributo di queste forme di sapere sia un punto di partenza ineludibile per una corretta impostazione del discorso. Negli ultimi due secoli, anzi, è possibile registrare un progressivo interessamento delle scienze umane al tema della corporeità, sia con la nascita di discipline esplicitamente dedicate al corpo, dall’antropologia culturale alla tanatologia, da alcune declinazioni della psicologia agli studi di genere. Mettere al centro il corpo significa fornire una prospettiva ben precisa sull’evoluzione dello spazio pubblico, delle idee politiche ma anche delle forme di vita. In questo quadro, un tema centrale è occupato dalla dimensione religiosa, che in tal senso acquisisce uno statuto del tutto particolare, rivelandosi come la dimensione che per millenni ha custodito un vero e proprio sapere del corpo”.

c.s.