Pane integrale, legumi, pesce povero. Questi sono solo alcuni dei cibi introdotti con i nuovi vitti dall’equipe che ha definito i prossimi menù invernali ed estivi dell’Ospedale Ferrero. Menù che entreranno a pieno regime a partire dal 2022, grazie a un lavoro multidisciplinare che sta coinvolgendo il Servizio di Nutrizione Clinica, la Cucina, l’Economato, il Servizio di Igiene degli Alimenti, la Dipsa e tutti coloro che sono coinvolti nel processo pasto (dagli acquisti, alla produzione, alla distribuzione). Un lavoro avviato all’interno del Progetto ABbcibi-Cibo e Salute in Ospedale, promosso dalla Fondazione Ospedale Alba-Bra Onlus con l’Asl Cn2, con il coinvolgimento dei suoi soci e sostenitori, grazie al contributo del Ministero del lavoro e delle politiche sociali, in collaborazione con la Regione Piemonte-Direzione Sanità e Welfare. Si tratta di un progetto finalizzato alla realizzazione, presso l’Ospedale “Michele e Pietro Ferrero” a Verduno, di una ristorazione di eccellenza, sostenibile e legata all’economia territoriale, fruibile dai pazienti, dai dipendenti e da altri utenti, e di iniziative di promozione della cultura alimentare come strumento di educazione e prevenzione.
«È un progetto di cui andiamo molto orgogliosi», spiega Francesco Farinetti, consigliere di amministrazione della Fondazione Ospedale Alba-Bra, «Come ci insegna Ippocrate, il cibo è la prima medicina. Del corpo e dello spirito. Un Ospedale d’eccellenza, come Verduno, che nasce in un territorio dalle grandi vocazioni gastronomiche, non poteva non avviare un progetto dedicato all’alimentazione buona, sana e sostenibile, in sinergia con le grandi eccellenze del territorio. È l’inizio di un percorso collettivo che, siamo sicuri, darà ottimi risultati».
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