Un grande murale di oltre 30 metri abbellisce da alcune settimane il parco giochi “Gesia Veja”, posto nella parte alta del paese, poco sopra l’Antica Parrocchia di San Nicolao. Un’opera d’arte commissionata dal Comune di Rifreddo e dalla Parrocchia di San Nicolao che è stata realizzata dal gruppo di circa 15 ragazzi della scuola media dell’Estate Ragazzi rifreddese 2021 e da alcuni animatori, sotto la guida del maestro di disegno Davide Faure di Pinerolo.
Si tratta del secondo progetto sociale, dopo la realizzazione lo scorso anno del grande murales sotto il santuario della Madonna del Devesio, integrato nell’Estate ragazzi, che ha visto dapprima alcuni incontri “teorici” e di progettazione direttamente presso il parco giochi e successivamente la realizzazione della grande opera.
Entrando nei dettagli del “disegno” va detto che all’interno dello stesso ci sono moltissimi rimandi ai processi alle streghe del 1495, avvenuti presso il Monastero di Santa Maria della Stella di Rifreddo, i cui verbali sono conservati nell’archivio storico del comune. Il Murales presenta come sfondo una notte stellata sul quale primeggiano numerose figure legate alla credenza popolare della stregoneria e del terrore, come una civetta, un gatto nero, un pipistrello e alcuni piccoli fantasmi.
Queste figure accompagnano una lucertola sulla parte sinistra del muro, simbolo indiscusso del rifreddesi in quanto Rifreddo è considerato il paese più al sole della Valle Po e per questo motivo i suoi abitanti sono chiamati i “lasardè”, ossia le lucertole, e una donna con sguardo dubbioso, davanti alla luna piena e con una scopa di paglia in mano, che rappresenta la cosiddetta “strega”. Una figura che i ragazzi hanno voluto rappresentare con quell’aurea di incertezza che caratterizza la credenza popolare sulle streghe.
Infatti, come poteva una donna apparentemente normale essere considerata una strega e quindi venir processata e bruciata sul rogo? Dubbi sorti quando ai giovani artisti è stata illustrata nei dettagli la vicenda storica dei processi alle streghe avvenuti nel monastero di Rifreddo nel 1495. Un racconto che li ha indubbiamente colpiti e che, come dicevamo più in alto, ha portato gli stessi a voler rappresentare questa scena, in modo da sottolineare l’assurdità e l’atrocità di processare delle donne “normali” e costringerle a confessare atti di stregoneria sotto tortura.
Il Murale si conclude nella parte destra con la celebre frase “Aliquando Luna Lucebat”, luceva talvolta la luna, citazione presa dai verbali dell’epoca, conservati nell’archivio storico di Rifreddo, pronunciata da una delle donne accusate di stregoneria e processate nel Monastero di Rifreddo, che alla domanda dell’inquisitore che le chiedeva come avesse riconosciuto le altre donne che partecipavano ai riti satanici notturni, l’accusata rispondeva: “Lucea talvolta la luna”.
Il murale, insieme alla installazione di una teleferica, ottenuta con il contributo della Fondazione CRC di Cuneo per la vittoria del concorso Spazzamondo, va a migliorare notevolmente l’impatto estetico del parco giochi posto nella parte alta del paese.
“Siamo molto soddisfatti del risultato ottenuto – ha commentato il vice-sindaco di Rifreddo Elia Giordanino che ha seguito direttamente i lavori – approfitto, poi, dello spazio per ringraziare tutti coloro che a vario titolo ci hanno aiutato nella realizzazione dell’opera e Davide Faure, che per il secondo anno ha seguito i ragazzi facendo capire gli stessi e più in generale ai giovani che l’utilizzo delle bombolette spray è un’arte che può migliorare lo spazio che ci circonda, e che non deve essere utilizzata per rovinarlo con scritte e forme senza un senso logico, come spesso accade negli spazi pubblici”.