L’Alta Via del Sale è una spettacolare strada bianca ex-militare che collega le Alpi Piemontesi e Francesi al Mare Ligure e si snoda tra i 1800 e i 2100 metri di quota lungo lo spartiacque alpino principale presso il confine italo-francese, attraversando a mezzacosta, valichi alpini, tornanti e passaggi arditi.
Questo itinerario outdoor transfrontaliero e interregionale è stato individuato dall’Osservatorio Turistico Regionale di VisitPiemonte DMO come caso studio per il monitoraggio della domanda turistica outdoor nell’ambito del progetto europeo Alcotra PITEM Outdoor Data. Chi sono i visitatori? Da dove vengono? Quanto si fermano? Quanto spendono? Ma soprattutto qual è il livello di soddisfazione che li farà diventare testimonial del prodotto turistico outdoor con i loro passaparola ad amici e parenti e sui social?
Messa a punto la metodologia e i contenuti dell’intervista in partnership scientifica con l’Università di Torino, l’indagine è stata avviata in accordo con l’ATL del Cuneese e il coinvolgimento di Conitours – che gestisce l’ingresso dei mezzi a motore – attraverso una survey on-line.
‹‹Una prima lettura dei dati sin qui raccolti fotografa un grado di soddisfazione altissimo per una proposta che risulta completa, ben integrata e armonica per oltre il 90% dei partecipanti all’indagine (circa 430 rispondenti). Per circa il 70% del campione, si tratta della prima esperienza sull’Alta Via del Sale, che viene percorsa in auto o in moto con una distribuzione pressoché identica. Oltre il 65% dei rispondenti usufruisce della ristorazione e il 35% circa dell’ospitalità: hotel e b&b sono la soluzione preferita per i visitatori italiani, mentre il campeggio è la sistemazione principale (55%) per i turisti internazionali (per la maggior parte provenienti da Germania, Francia e Svizzera). Il 98% dei fruitori consiglierebbe l’itinerario per il panorama, l’unicità dell’esperienza e la sua fruibilità›› illustra Damiano Cortese, Università degli Studi di Torino.
‹‹Il modello di monitoraggio che abbiamo implementato per l’Alta Via del Sale permetterà di continuare a raccogliere dati nel tempo mettendo in evidenza le dinamiche di variazione della domanda e le peculiarità su cui puntare per sviluppare ulteriormente questo itinerario, che si è già posizionato come vero e proprio prodotto turistico outdoor di riferimento.›› spiega Cristina Bergonzo, Responsabile dell’Osservatorio Turistico Regionale di VisitPiemonte DMO.
Secondo il Presidente dell’ATL del Cuneese Mauro Bernardi ‹‹L’Alta Via del Sale è un esempio di proposta turistica vincente, come testimoniano i dati quantitativi e qualitativi. La gestione di questa strada bianca ha aperto lo scenario ad altri itinerari che, a mano a mano, si stanno ridelineando nelle Alpi di Cuneo. Le strade bianche caratterizzano da secoli il nostro paesaggio alpino. Si tratta ora di mettere in sicurezza alcuni tracciati, di gestirli con professionalità e di comunicarli a potenziali target interessati, particolarmente vocati all’outdoor. Proprio a questi prodotti turistici l’ATL del Cuneese ha dedicato, negli ultimi anni, significative iniziative promozionali in Italia e all’estero, i cui risultati sono già quantificabili dall’analisi condotta dall’Osservatorio Turistico Regionale di VisitPiemonte DMO.››
«Il turismo outdoor è uno dei temi chiave delle nostre attività di promozione ed ha caratterizzato il nostro piano di comunicazione per l’estate 2021 – spiega il Direttore Generale di VisitPiemonte DMO, Luisa Piazza – L’Alta via del Sale rappresenta uno dei punti di forza dell’offerta turistica piemontese grazie alle sue caratteristiche tecniche, alla grande suggestione paesaggistica e all’unicità di esperienze e, per questo, capace di generare opportunità economiche e imprenditoriali. Un percorso, infatti, in piena sintonia con le nuove sensibilità dei viaggiatori che richiedono esperienze autentiche, fuori dalle mete più affollate, attente alla sostenibilità».
c.s.