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La Compagnia dei Sapori Piemontesi: viaggio alla scoperta dei produttori di filiera corta

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Malgrado le difficoltà logistiche legate ai rigidi protocolli previsti per il contrasto della Pandemia Covid 19, sono proseguite nel corso delle annualità 2020 e 2021 le attività di promozione e sostegno alla vendita del Progetto Compa – la Compagnia dei Sapori piemontesi, un’iniziativa resa possibile grazie al sostegno della misura 16.4.1 del PSR della Regione Piemonte.

Decine di degustazioni didattiche si sono svolte nei weekend del 2020 e 2021 presso l’Agrilab di Barolo, lo spazio multimediale dedicato ai tasting creato nel 2017 nel complesso del Castello e del Museo del Vino. Durante queste giornate il pubblico di food-lovers italiani ed europei che ogni fine settimana visitano Barolo alla scoperta dei grandi vini e dell’alta ristorazione piemontese, hanno potuto incontrare i protagonisti della nostra agricoltura di eccellenza, dai formaggi della Cooperativa Terranuova, La Bottera, Cascina Raflazz, ai produttori di nocciole biologiche Piemonte Morgana del Re e Castagna Garessina La Volpe e il Mirtillo, ai produttori di vino, da Cantine Marrone, al roerino Francesco Rosso e la cantina del Dolcetto di Diano Michelino Veglio. Ma anche la Robiola di Roccaverano, il Castelmagno, il Riso di Baraggia e il Murazzano Dop a cui sono state dedicate giornate di degustazione in sinergia con Assopiemonte, partner del progetto.

Grazie alla presenza dei produttori, ai supporti audio-video dello spazio e alla tecnologia Oculos 360 di video di realtà virtuale, i turisti enogastronomici non solo hanno avuto l’opportunità di conoscere le tecniche di lavorazione tradizionali e i protagonisti delle filiere corte e di immergersi nei paesaggi di riferimento dei contesti agricoli rappresentati, ma hanno altresì potuto acquistare i prodotti direttamente dalle aziende familiari presenti nello spazio e di lasciare i loro dati e riferimenti, per continuare a rimanere in contatto con le famiglie, al fine di fare nuovi ordini a distanza, e programmare spedizioni. Presso alcuni ristoranti di Barolo sono stati inoltre presentati alcuni menù che prevedevano i prodotti dei partner.

Al centro della campagna lanciata da Agrilab in sinergia con i produttori del progetto e i social del festival Collisioni, la volontà di sensibilizzare il consumatore su forme diverse di acquisto, e la necessità di sostenere le piccole produzioni di filiera corta, di natura famigliare. Tale necessità ha fatto sentire la sua urgenza specialmente in un biennio dove i supermercati e la grande distribuzione l’hanno fatta da padrone, arrivando a incrementi anche del 20-40 percento, a discapito di quelle produzioni di eccellenza che ne sono rimaste sostanzialmente tagliate fuori.

Lo ricorda bene Roberta Adami, titolare di Cascina Raflazz e produttrice di Murazzano Dop, miele, e altri prodotti biologici a Paroldo:

“Lockdown, marzo 2020, e adesso che si fa? Mentre i supermercati dei grandi centri venivano letteralmente presi d’assalto, la nostra azienda situata a Paroldo, con le sue produzioni di formaggi, miele, carne ovina e prodotti da forno era completamente isolata, senza la possibilità nemmeno di spostarsi e incontrare il cliente. Abbiamo dovuto mettere in campo vere e proprie strategie di sopravvivenza. Limitare fortemente la produzione di Murazzano Dop e Toma di Langa per prediligere formaggi a lunga stagionatura. Da subito, a marzo, abbiamo organizzato le consegne a domicilio pubblicando settimanalmente sui social l’offerta dei nostri prodotti e menù dell’agriturismo. Adattarsi ha richiesto sforzi economici e organizzativi importanti per una piccola realtà come la nostra, che sono stati però ripagati da un’ottima risposta dei clienti, con numerose persone che non ci conoscevano e che oggi vengono a trovarci e vengono a servirsi da noi, dandoci la forza e l’incoraggiamento per superare questo periodo, in attesa della tanto auspicata normalità”.

Ampio spazio nelle campagne Facebook e Instagram di Compa è stato riservato al racconto della pandemia agricola e ai suoi paradossi. Con animali che a Castelmagno continuavano a produrre latte e alberi che a Garessio erano carichi di castagne; materie prime eccellenti che non potevano essere destinati al formaggio o ai trasformati di castagna, perché con la chiusura di ristoranti e negozietti di paese questi prodotti non riuscivano più a incontrare il consumatore.

Proprio per questo, grazie alla campagna Agri-Family Vibes, sui profili social del festival Collisioni (che raggiungono ogni giorno milioni di visualizzazioni in tutta Italia) si è voluto dar vita a veri e propri racconti fotografici, per raccontare le famiglie dell’agricoltura piemontese, e la loro quotidianità in tempi di lockdown al fine di riaffermare l’importante concetto che l’agricoltura di qualità esiste fin quando esisteranno famiglie disposte a fare sacrifici e a mettere la loro passione nel lavoro quotidiano, che spesso coincide con una scelta di vita.

La campagna ha consentito di dar vita a una vendita diretta, che ha permesso di portare centinaia di pacchi nelle case dei piemontesi e di spedire in tutta Italia i prodotti agricoli, senza alcuna maggiorazione in un patto etico tra produttori e consumatori, come scelta di consumo consapevole dove l’acquisto non era soltanto acquisto di merci, ma immersione in una storia e in una filosofia produttiva. A partire dai prodotti, il progetto ha consentito inoltre di far conoscere le tante realtà eccellenti di agriturismi, visite in cantina e laboratori di trasformazione proposti dalle aziende, con cui il pubblico di Barolo e i follower della community virtuale sono potuti entrare in contatto non appena il quadro pandemico lo ha consentito, programmando i loro weekend green e visitando le aziende stesse alla scoperta dei protagonisti e del loro lavoro quotidiano.

c.s.