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«L’innovazione serve per crescere»

Nella prima tappa del digital tour di Intesa Sanpaolo Maria Claudia Torlasco di Mastelli Srl ha raccontato le scelte strategiche che hanno portato la sua azienda a consolidare il proprio percorso di espansione

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Una manager risoluta, decisa, come deve essere una donna d’impresa. Lei è Maria Claudia Torlasco, presidente Nazionale di Aidd, nonchè presidente di Mastelli Srl, Officina Bio-Farmaceutica con sede a Sanremo, una delle aziende coinvolte nel digital tour di Intesa Sanpaolo.

«Siamo nati nel 1949, grazie all’intuizione di mio suocero, farmacista nel centro di San­remo. Decise di importare dalla Francia un estratto di placenta umana inettabile con forti proprietà cicatrizzanti, in grado di fornire alle cellule gli elementi per crescere e riformarsi in caso di lesioni. Nel 1951 registrammo il primo farmaco a nome della Mastelli in quanto acquisimmo la concessione per produrlo in Italia. Fu la prima autorizzazione per l’immissione in commercio e venne rilasciata dall’Alto Com­missariato per l’Igiene e la Sanità Pubblica che era un dipartimento della Presi­denza del Consiglio in quanto non esisteva ancora il Ministero della Salute».

Lei quanto è entrata in azienda?
«Sono farmacista e ho affiancato mio suocero per alcuni anni. Anche mio marito è laureato in farmacia e medicina, ma scelse di lavorare per diversi anni come ricercatore all’Università di Pavia in Farmacologia. Quando morì suo padre decidemmo di gestire l’azienda, mettendo a frutto la sua esperienza di ricercatore, perfezionando il prodotto, modificando il processo di produzione».

E oggi?
«Mastelli è un’azienda italiana i cui prodotti si basano su frammenti di DNA dalle capacità rigenerative, il Polidesossiribo­nu­cleotide e i Polinucleotidi, e ricoprono diverse aree terapeutiche, tra cui ortopedia, medicina estetica, dermatologia e ginecologia. Ci distinguiamo per il know-how ed il pieno controllo della filiera, e la maggior parte dell’intero listino viene prodotto nel nostro stabilimento e distribuito in Italia e nel mondo. Abbiamo focalizzato l’attenzione nei confronti della ricerca e sviluppo. Oggi Mastelli è orientata all’espansione di soluzioni innovative per la cura della persona».

Nel “board” dell’azienda accanto a lei troviamo le sue figlie Giulia, direttore medico; Lau­ra, a capo del Business De­velopment e Silvia, CFO. Nuove leve a cui lei stessa riconosce un grande merito, vero?

«Esatto. Quello di aver capito che per crescere era necessario collaborare con manager, primo fra tutti l’amministratore delegato, l’ingegner Fabio Fiscaletti, che hanno rivoluzionato, con la loro competenza, la struttura della nostra azienda. In tre anni abbiamo assunto 40 persone, eravamo una trentina adesso siamo 75 e abbiamo tutte le funzioni coperte. Esportiamo tantissimo, oltre il 65% del fatturato è rappresentato dal mercato straniero. Tra i progetti il nuovo laboratorio dedicato alla ricerca e sviluppo, in corso di realizzazione e l’ipotesi di costruire un nuovo stabilimento per continuare a crescere nel nome di una continuità familiare e femminile!»