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Si è chiusa a Bra l’edizione dei giovani proiettati al futuro

Cheese 2021: l’entusiasmo della ripartenza negli occhi e nelle parole dei protagonisti

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«Non era scontato. Ma grazie all’impegno dei produttori e del pubblico siamo riusciti a fare di questa edizione un momento importante di condivisione e di gioia». Barbara Nappini, presidente di Slow Food Italia, commenta così la XIII edizione di Cheese, la manifestazione internazionale dedicata alle forme del latte che si è conclusa pochi giorni fa a Bra. Chiude Cheese 2021: «La partecipazione è stata molto alta», continua Nappini. «Molti giovani sono intervenuti in quello che è stato definito in apertura da Carlo Petrini il primo Cheese della transizione ecologica, partecipando, anche in maniera autonoma rispetto alle proprie famiglie, al percorso didattico Ritorno alla natura. Questo uno dei tratti più distintivi di questa edizione».
Quattro giorni dedicati ai formaggi, alle loro origini, alle loro filiere, al lavoro e alla passione che come sottolinea il primo cittadino braidese, Gianni Fogliato: «hanno regalato una bella edizione della kermesse, la più difficile ma anche la più emozionante, frutto di un grande lavoro di squadra e della volontà di tornare a incontrarci, guardarci negli occhi e vivere di persona le storie, le vie, le piazze, e i protagonisti di questo grande evento, patrimonio della città di Bra. Cheese è una manifestazione collettiva, e il pubblico ne è un tassello imprescindibile. La risposta a questa edizione ci rende particolarmente orgogliosi, non solo in termini di partecipazione, ma anche di senso civico e consapevolezza. Se Cheese 2021 è stata una meravigliosa occasione di convivialità responsabile, il merito va anche a cittadinanza e visitatori, che hanno saputo viverla al meglio, in armonia e sicurezza, cogliendo tra l’altro anche la possibilità di vaccinarsi durante i quattro giorni di evento».

Tra i momenti salienti, nel corso dell’inaugurazione alla presenza del ministro Fabiana Dadone, dell’assessore all’agricoltura, cibo, caccia e pesca della Regione Pie­monte, Marco Protopata e dell’assessore regionale alla Sanità, Luigi Genesio Icardi si segnala la consegna dei premi della Resistenza Ca­searia ad Angela Saba, Renato Gortani, Walter Dragu, Daljit Singh, François Borel e Paolo Ciapparelli.

Il ministro del Turismo Ga­ra­vaglia, il direttore di Re­pubblica Molinari e il presidente di Slow Food Carlin Petrini hanno discusso nel corso dell’edizione appena conclusasi di Cheese del legame tra il buon cibo e la ripartenza turistica per generare ricadute per chi vive il territorio. «Per la prima volta l’Italia si doterà di un piano per il turismo enogastronomico» ha annunciato il ministro del Turismo Massimo Gara­vaglia, che ha passeggiato per le vie di Bra incontrando i produttori dei Presidì e fermandosi a dialogare e a degustare il macagn piemontese e lo storico ribelle lombardo. Il ministro ha ricordato che «Per vincere la sfida che ci attende, cioè guadagnare nuove quote di mercato, è sufficiente organizzarsi meglio, mettere a sistema le risorse. Occorre far conoscere le ricchezze di cui disponiamo».

«I produttori sono stati i veri protagonisti dell’evento. Per loro questa edizione di Cheese ha significato un momento di ripartenza importante, sia dal punto di vista economico che relazionale. Siamo felici di sentirli oggi soddisfatti. Crediamo che le loro parole siano da ascoltare con attenzione: un pubblico così attento e curioso è forse anche figlio di questi 18 mesi di pandemia, che probabilmente hanno motivato molte persone a dedicare più attenzione al cibo», ha concluso Barbara Nappini, presidente di Slow Food Italia.