La Struttura Complessa di Emergenza Sanitaria Territoriale (EST) 118 dell’Asl CN1 e la Centrale Unica di Risposta NUE 112 di Saluzzo hanno presentato al secondo Congresso Nazionale Emergenza Urgenza tenutosi a Riva del Garda il 20-21 e 22 settembre scorso una relazione su una sperimentazione finalizzata al precoce allertamento dei Vigili del Fuoco.
Al fine di ottimizzare le tempistiche di allertamento delle richieste di soccorso che implicano il contemporaneo coinvolgimento di più Enti (115 – 118), nell’ambito del NUE 1.1.2, è stato istituito uno specifico tavolo tecnico, con la partecipazione di componenti del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco, dell’Emergenza Sanitaria Territoriale 118 e delle Centrali Uniche di Risposta NUE 1.1.2. della Regione Piemonte e della Regione Lombardia.
Spiega Luigi Silimbri, direttore della struttura di Emergenza Sanitaria Territoriale 118: “Tale tavolo aveva il compito di ideare e sperimentare per la prima ed unica volta in Italia, la procedura di Precoce Allertamento tra PSAP2 (Punto di Risposta per la Pubblica Sicurezza di secondo livello) in due distinte realtà: quella più rurale relativa al territorio di competenza dei Vigili del Fuoco e dell’Emergenza Sanitaria Territoriale di Cuneo e quella cittadina di competenza dei Vigili del Fuoco e dell’Emergenza Sanitaria Territoriale di Milano città Metropolitana. A Cuneo tale sperimentazione è stata avviata ufficialmente il 19 novembre 2019, è ancora in atto nonostante le difficoltà legate al periodo pandemico e ha previsto, nelle fasi iniziali, eventi formativi con aule miste composte sia come docenti che come discenti da operatori di tutti i tre servizi (NUE 112-EST118 E V.FF 115, ndr)”.
Simona Enrica Garrone, coordinatrice gestionale dell’EST 118 Cuneo, ed Elisa Dalmasso, coordinatrice della CUR NUE 1.1.2. Saluzzo, in occasione del Congresso di Riva del Garda hanno relazionato sui risultati di tale sperimentazione che ha evidenziato una notevole riduzione delle tempistiche di allertamento delle richieste di soccorso: un feedback positivo da parte dei pazienti che si sentono presi in carico e mai abbandonati e un notevole miglioramento della conoscenza e della relazione tra il Punto di Risposta per la Pubblica Sicurezza di secondo livello sanitario e quello tecnico.