Un appuntamento annuale fisso quello che si è rinnovato domenica 26 settembre e che ha visto la premiazione dei 29 bambini nati nel 2020 a Scarnafigi e Ruffia, patrie della produzione dei formaggi Bra, Raschera e Toma Piemontese. Luogo dell’evento, organizzato dai rispettivi Consorzi di tutela, l’ala comunale di Scarnafigi, la “Città dei Formaggi”, dove hanno sede ben quattro caseifici.
Padrone di casa il presidente dei tre Consorzi, Franco Biraghi, che ha premiato le famiglie consegnando ad ognuna una forma delle prelibate Dop. Con lui sono intervenuti il sindaco di Scarnafigi Riccardo Ghigo e i vice presidenti dei Consorzi, Marco Quaglia e Mario Cappa. All’evento è seguita, in tutta sicurezza, una degustazione dei quattro protagonisti lattiero caseari.
“È stato un evento dall’elevato valore simbolico, un trait d’union tra il passato di queste terre e il futuro rappresentato dai bambini premiati” – ha commentato Franco Biraghi, presidente dei tre Consorzi di tutela evidenziando l’importanza di “un appuntamento imprescindibile, reiterato ogni anno, che si è confermato anche per il 2021 un’iniziativa di successo in cui è evidente come queste eccezionali perle lattiero casearie partano da molto lontano, forti di quegli insegnamenti del passato che consentono di dar vita ad un domani pregno di soddisfazioni”.
Un modus pensandi su cui ha posto l’accento anche il vice presidente Marco Quaglia: “Siamo molto fieri di poter dar modo a questi piccoli rappresentanti del domani che verrà di entrare a contatto con specialità simili che portano con sé sapori eccezionali: dalla sapidità del Bra duro alla delicatezza del Bra tenero, dalla morbidezza del Raschera alla dolcezza della Toma Piemontese, le sfaccettature di gusto sono innumerevoli e pronte a soddisfare ogni palato”.
Un omaggio che va ben oltre la consegna di una forma di Dop e che si rivela fondamentale per “avvicinare questi bambini ai sapori che caratterizzano le loro terre nel modo più naturale possibile” – come ha sottolineato Federico Villosio. “Ci auguriamo che sia il modo migliore per renderli consapevoli del patrimonio gastronomico da cui sono circondati”.
Sapori che da sempre caratterizzano le nostre tavole e che ribadiscono costantemente l’appagamento del palato dei commensali, garantendo un consolidato connubio tra genuinità e gusto. Impossibile dimenticare la prima volta che abbiamo assaggiato gli gnocchi al Raschera, la polenta accompagnata da una fetta di Toma Piemontese o il risotto mantecato al Bra duro.
Le Dop consentono di mantenere intatta quella magia confermandosi “punti di partenza perfetti sia all’interno di diverse ricette che in purezza, quando possono sfoderare leloro peculiarità di gusto più intrinseche” ha aggiunto Villosio. È stata proprio una degustazione ad accompagnare la premiazione, per consentire ai presenti di assaporare a fondo le peculiarità delle Dop in purezza, concreta dimostrazione della riconferma di questi formaggi quali sapori imprescindibili sul palcoscenico del gusto.
Una costante che profuma di sicurezza, sempre al passo con i tempi e con le innovazioni, e che consente di guardare al domani con fiducia ed entusiasmo, come ha concluso Franco Biraghi: “Viviamo in una provincia che sta diventando sempre più vecchia e premiare queste nuove generazioni ha per noi un duplice valore: celebrare il futuro nella sua forma migliore, attraverso il saper fare del passato, e consegnare una forma che è simbolo di buon auspicio. Quello di crescere accompagnati sempre dai sapori buoni e genuini del nostro territorio”.
PREMIATI SCARNAFIGI
Alberto Elia, Ambrogio Lorenzo, Balaj Ivan, Barbero Giovanni, De Iaco Lara, Dovetta Edoardo, Ellena Amelia Micol, Gaveglio Giacomo, Gaveglio Tommaso, Giusiano Filippo Antonio, Gullino Emma, Lekaj Marvin, Lisi Aurora, Meia Caterina, Mhilli Aurora, Mulaj Doranda, Obeng Senyah Paolo, Perzefaj Biorki, Rahmati Imran, Singh Sehajpreet, Stakaj Chloe, Stefanelli Vittoria Maria, Tavella Clara
PREMIATI RUFFIA
Arabe Godpower Ovbokhan, Arabe Godsent Odion, Bergese Alessandro, Granero Riccardo, Supertino Alice, Tesio Tommaso
c.s.