Nei giorni scorsi ci ha lasciato all’improvviso Luciana Agnello, fondatrice e amministratore delegato della Salvano Vini, nota cantina che ha sede a Diano d’Alba e che negli anni ’80 l’imprenditrice aveva saputo far crescere, portandola a conquistare una meritata notorietà prima in Italia e poi anche ben oltre i confini nazionali, insieme al primo marito, Piero Sobrero. La donna, 68 anni, aveva anche ricoperto incarichi amministrativi nel suo paese entrando a far parte del Consiglio Comunale ed era una componente dell’associazione Sorì di Diano.
Tanti i messaggi di cordoglio che anche sui social hanno accompagnato la notizia della scomparsa dell’imprenditrice. Simpatia, gentilezza ed eleganza sono le qualità che con più frequenza sono state associate a Luciana Agnello nei commenti di chi con incredulità hanno commentato la notizia.
Notizia che ha lasciato sgomenti il marito Andrea Ferrero, direttore del Consorzio Tutela Barolo Barbaresco, la mamma Tina, i figli Alessio e Massimo con Sara, i nipoti Lorenzo e Luca con la mamma Claudia, il fratello Carlo con la moglie Donatella. A loro l’editore e direttore della Rivista IDEA Carlo Borsalino, unitamente alla moglie Giancarla e ai figli Simona e Davide, insieme alla redazione, rivolge le proprie condoglianze per la grave e inattesa perdita patita.
Nella foto sopra Luciana Agnello è ritratta in uno scatto, effettuato in occasione della realizzazione di un catalogo di Salvano Vini, da parte del fotografo braidese Tino Gerbaldo, il quale l’ha voluta ricordare come «una bella e simpaticissima donna».
L’ultimo saluto a Luciana Agnello
Il Ceo della Salvano Vini di Diano d’Alba è mancata improvvisamente a 68 anni