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«Non svegliatemi sto vivendo un sogno mondiale»

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Ormai lo abbiamo capito. E lo ha pure compreso il mondo intero. Il 2021 è l’anno dello sport italiano. E, aggiungiamo, di quello cuneese. L’enne­sima conferma è arrivata sabato 25 settembre, quando, in Belgio, la peveragnese Elisa Balsamo si è laureata campionessa del mondo di ciclismo trionfando davanti alla favorita, l’olandese Marianne Vos, che si è dovuta accontentare della medaglia d’argento. Un risultato storico per l’intera Granda, per Peveragno, suo paese d’origine, e per le Alpi di Cuneo, di cui è orgogliosa testimonial insieme alla sciatrice Marta Bassino. Un successo arrivato grazie a una volata regale di Elisa, predestinata del ciclismo azzurro, che è stata così incoronata “regina delle Fiandre”. Ha commosso il mondo sportivo intero il suo pianto liberatorio al termine della gara, oltre al suo ripetere incredula “Che ho fatto? Ma ho vinto”, consegnando agli annali una campionessa in grado di stupire per la forza delle sue volate e per la semplicità con cui affronta la vita di tutti i giorni, tra allenamento e studio. Appena atterrata all’aeroporto di Milano, la abbiamo raggiunta telefonicamente.
Balsamo, al traguardo, da­vanti alle telecamere, continuava a dirsi incredula. Oggi ha realizzato ciò che è successo in Belgio?
«A dire il vero non ancora o, comunque, non del tutto. Credo servirà ancora un po’ di tempo. È successo qualcosa di incredibile, spettacolare».

Cosa significa per lei vincere il Mondiale?
«È un sogno che si realizza. Quando inizi a gareggiare in modo agonistico immagini di poter vestire, un giorno, la maglia azzurra e poi quella iridata di campione del mondo. Ora mi è successo…».

Ci ha dormito con la maglia iridata?
«Sì e ora la guardo in continuazione… Non la lascerei per un istante».

Quali momenti della gara le rimarranno per sempre im­pressi nella mente?

«Sicuramente gli ultimi chilometri con il pubblico che ci incitava in maniera pazzesca. All’ultima curva ho soltanto pensato ad andare a tutta… Ringrazio le mie compagne, oltre allo staff: sono stati tutti fantastici e mi hanno permesso di battere una campionessa del livello di Marianne Vos. Ecco, l’altra immagine che continua a presentarsi nella mia mente è quella delle mie compagne ai piedi del palco che cantano l’Inno di Mameli insieme a me. Brividi…».

Com’è stata l’accoglienza in Italia?
«Pure quella è stata da favola. Già in Belgio sono stata sommersa da messaggi e telefonate. All’aeroporto di Milano, invece, la mia migliore amica teneva in mano un cartellone fantastico. Mi sono emozionata tantissimo!».

Anche la Granda vuole fe­steggiarla come si deve…
«Lo so! Mi hanno scritto addirittura i professori del liceo classico, dicendomi di essersi commossi vedendomi vincere in diretta tv. È bellissimo sapere di aver fatto emozionare così tante persone! Sono felicissima dell’affetto ricevuto dalla provincia di Cuneo, perché sono molto orgogliosa delle mie origini. Con le mie terre natali c’è un legame speciale, unico».

Lo sa che la vittoria mondiale le cambierà la vita?

«Effettivamente me ne sto accorgendo, ma potete star certi che io resterò la Elisa di sempre. Sono un’atleta e continuerò ad allenarmi con impegno, determinazione e passione, come ho sempre fatto fin qui, per raggiungere nuovi importanti traguardi ed essere all’altezza delle atlete maggiormente competitive del mondo».

Ora però le aspettative attorno a lei cresceranno…

«Lo so, ma saprò restare concentrata sul mio lavoro. Adesso, però, voglio godermi questo splendido momento. Mi sono presa questa maglia e indossarla per tutto il prossimo anno sarà un sogno».

BaNNER
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