Nuovo progetto di videosorveglianza dell’Unione dei Comuni di Langa e del Barolo

Partiti gli interventi di installazione di 128 nuove telecamere di sicurezza: saranno operative entro l’autunno

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(foto di repertorio)

Partiti nei Comuni dell’Unione di Langa e del Barolo gli interventi di installazione di 128 nuove telecamere di sicurezza, che saranno operative entro l’autunno. Con un investimento totale di 363 mila euro, i nove centri dell’Unione – Barolo, Castiglione Falletto, Grinzane Cavour, Monchiero, Monforte d’Alba, Novello, Roddi, Roddino e Sinio – sono riusciti a concretizzare un ambizioso progetto di sistema di videosorveglianza integrata, che garantirà un maggiore livello di sicurezza della collettività.

Saranno 34 le telecamere di “lettura targhe” collegate alla sede centrale della polizia municipale dell’Unione a Grinzane Cavour che potranno verificare l’ingresso di ogni tipo di veicolo sul territorio, segnalando eventuali mezzi sprovvisti di bollo o assicurazione.

Le altre 94 telecamere, dette “di contesto”, saranno monitorate invece sia dalla centrale di Gallo Grinzane che localmente alla presenza di un pubblico ufficiale, con l’obiettivo di sorvegliare i punti più sensibili ed essere un deterrente per eventuali tentativi di furti o reati ambientali.

«Un servizio di videosorveglianza che sarà naturalmente a disposizione anche delle forze dell’ordine – spiegano i sindaci –. Finalmente anche il vasto territorio dei nostri Comuni di Langa potrà essere maggiormente monitorato per garantire maggiore sicurezza ai nostri cittadini e prevenire e contrastare ogni genere di fenomeno criminale».

L’intervento, realizzato attraverso l’Unione dei Comuni, ha permesso anche un sostanzioso risparmio economico per le singole casse comunali, con un ribasso dell’appalto di oltre il 32% e migliorie in termini di garanzia (5 anni), manutenzione e assistenza gratuita.

«Grazie al lavoro in sinergia – aggiungono i primi cittadini – si sono potute risparmiare risorse e investire su apparecchiature sofisticate e di ultima generazione. Se ogni Comune avesse fatto il proprio intervento in autonomia, certamente non avrebbe potuto ottenere determinate condizioni».

cs