Visite guidate sulle strade della cultura d’impresa albese

Tutte le domeniche di ottobre e novembre

0
279
La prima pasticceria Ferrero in Via Maestra

In occasione della Fiera Internazionale del tartufo bianco d’Alba e grazie alla collaborazione di Confindustria nell’anno di Alba Capitale della cultura d’impresa, Turismo in Langa propone ad albesi e turisti un modo insolito di visitare la capitale delle Langhe. Ogni domenica, infatti, grazie al tour guidato Alba industriale sarà possibile visitare con una guida il centro storico della città viaggiando nel tempo per scoprire i siti dell’archeologia industriale albese, i luoghi di nascita delle grandi aziende oggi famose in tutto il mondo e per incontrare i grandi personaggi e le dinastie di imprenditori che, con le loro intuizioni e il loro lavoro, hanno fatto grande la nostra città: Ferrero, Miroglio, Giacomo Morra, Pio Cesare, don Alberione e tanti altri.

Il tour dura circa 2 ore e parte da Piazza Pertinace, l’antica sede del mercato dei bachi da seta. Per partecipare alle visite, è sufficiente prenotare compilando l’apposito form sul sito www.turismoinlanga.it. Il costo dell’attività è di 8 € a persona, ed è gratuito per i minori di 6 anni.

Dettagli

Alba, meta turistica di fama internazionale, capitale dell’enogastronomia e scrigno di preziosi luoghi di arte. Ma esiste un’altra storia di Alba che va raccolta e raccontata nell’anno in cui la città del tartufo banco è capitale italiana della cultura d’impresa. È la storia di un’Alba molto diversa da come la percepiamo oggi, una città industriale, in fermento, dove si produceva e si scambiava quanto veniva prodotto all’interno del centro storico, o poco più in là.

Dopo il successo dei primi appuntamenti, in occasione della Fiera del tartufo bianco, la nostra associazione scommette su questo insolito modo di scoprire Alba e propone, per albesi e turisti, la visita guidata “Alba industriale. Sulle strade della cultura d’impresa albese”, attività che andrà ad arricchire l’offerta culturale albese nei mesi di ottobre e novembre, ogni domenica alle ore 15, con partenza da Piazza Pertinace, non a caso l’antica sede del mercato dei bachi da seta.

In due ore si potranno ritrovare luoghi nascosti e segreti, individuati con l’occhio del ricercatore e del curioso, che raccontano di una città e una società ormai scomparse, ma ancora in grado di condizionare il presente. Il percorso tocca i principali luoghi industriali del centro di Alba, per ripercorrere memorie e storie degli imprenditori e degli operai che, in quei posti, hanno lavorato per decenni.

I grandi imprenditori: i Ferrero, i Miroglio. Dinastie e personaggi straordinari, che con le loro intuizioni hanno creato le condizioni per lo sviluppo industriale, turistico e commerciale della città. Ma quanti sanno dove fosse il primo negozio Miroglio per il commercio dei tessuti? E la prima fabbrica per la loro produzione? O dove fosse la prima pasticceria con laboratorio della famiglia Ferrero? E la sede del primo stabilimento, resosi necessario quando gli spazi originari non erano più sufficienti per soddisfare la domanda di prelibatezze inventate dai capostipiti della famiglia?

Non mancheranno le grandi intuizioni di Don Giacomo Alberione, beato, editore, “industriale”, fondatore della congregazione della Famiglia Paolina e della casa editrice Edizioni San Paolo. O Giacomo Morra, che fece del suo Hotel Savona il centro mondiale di consumo e promozione del Tuber Magnatum Pico, il tartufo bianco d’Alba, che a lui deve il nome. O, ancora, Pio Cesare, fondatore della cantina omonima e produttore di vino che porta il nome di Alba e delle Langhe nel mondo, la cui cantina è rimasta, oggi, all’interno del centro di Alba. Ma non solo: tutte le attività industriali hanno bisogno di energia per funzionare: ed ecco Egea, erede delle prime imprese albesi di produzione elettrica, che oggi è un gruppo industriale di livello nazionale.

Parlare delle sedi dell’industria albese vuole anche dire riscoprire le sedi delle proto-industrie di fine Ottocento, oggi veri e propri luoghi di archeologia industriale. Ecco, quindi, emergere dall’oblio la segheria, la fabbrica dei chiodi, il lavatoio pubblico, la fabbrica delle botti, la fabbrica del ghiaccio e l’antico mattatoio: luoghi di assoluto fascino post-industriale, i cui muri racchiudono storie di centinaia di lavoratori, imprenditori, fornitori che hanno animato la prima periferia albese in una sorta di autosufficienza produttiva, necessaria in un momento storico nel quale gli spostamenti di uomini e merci erano lunghi e difficoltosi.

Il presidente dell’associazione Turismo in Langa Filippo Ghisi commenta: «Alba è ricca di storie e di storia, e quella della sua industria è davvero meritevole di essere preservata e narrata. Con questo percorso si va ad arricchire la già imponente offerta turistica della città, dando l’occasione ai visitatori di conoscere un altro tassello legato alle vicende della città. Non solo, ma questa proposta si rivolge anche agli stessi albesi, che possono riappropriarsi di un pezzo della loro storia, scoprendo che a pochi passi da casa è nata la Ferrero o che si produceva il ghiaccio. Così, abbiamo compiuto un’importante operazione di preservazione della memoria».

L’assessore al turismo del Comune di Alba Emanuele Bolla aggiunge: «La città punta a rendere strutturale questo percorso turistico che accresce l’offerta per i visitatori del nostro centro storico. Ringraziamo Confindustria Cuneo per aver creduto in questo progetto che permette ai turisti, ma anche agli albesi, di conoscere la cultura d’impresa di questa città passata dalla malora al benessere attuale grazie a un grande lavoro di squadra in cui l’intraprendenza e il coraggio degli imprenditori hanno giocato un ruolo fondamentale».

«Attraverso questo percorso, è possibile ritornare alle radici di un’imprenditorialità che ha fatto la storia, e non solo a livello locale», commenta il direttore di Confindustria Cuneo Giuliana Cirio. «Un viaggio bellissimo, che consente di scoprire luoghi, a volte segreti e nascosti, dal grande fascino, che hanno dato il via allo straordinario successo industriale e imprenditoriale della città di Alba».

c.s.