La cerimonia delle borse di studio con i Cavalieri di San Michele del Roero (FOTO)

Nella cornice della nuova Cantina Pelassa di Montà

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Esprimere un impegno per le “eccellenze” presenti e le speranze del futuro: per un Roero consapevole di come la rotta per l’avvenire passi decisamente negli atti del credere e dell’investire sulle nuove generazioni.

Di questo assunto, tra dovere e vocazione laica, l’Ordine dei Cavalieri di San Michele del Roero ne ha fatto una sorta di missione: confermando, anche quest’anno, più forte dell’emergenza sanitaria, la volontà di abbinare la festa sociale del proprio patrono alla cerimonia di consegna delle borse di studio ai ragazzi roerini che si apprestano a frequentare l’ultimo anno di scuola superiore.

Tutto è avvenuto sabato 2 ottobre, in una location nuova come la Cantina Pelassa di Montà: con il Gran Maestro Carlo Rista e i cavalieri stessi, nel giorno in cui non è mancata una cerimonia d’investitura supplementare rispetto a quella ordinaria di primavera, e che ha visto accogliere i nuovi soci Elisa Anselmo, Alex Camera, Iolanda Olivero e Stefano Quaglia.
E poi, al culmine di tutto, l’evento si è coronato proprio con il cerimoniale delle “borse”: coordinato insieme al cerimoniere Paolo Rosso e a Beppe Piumatti, segretario dell’Ordine, in un susseguirsi di applausi meritati, a mo’ di invito ai giovani a proseguire nel loro percorso educativo che sinora li ha condotti a questo risultato.

A ricevere le sostanziose benemerenze sono stati gli studenti dell’Apro di Alba Lorenzo Dimitrov (borsa di studio “Lombardo Carlo”), Sara Ventrella (borsa “Binello Alberto” di Castiglione Falletto) e Delia Stefania Gogolos (borsa “Banca d’Alba”) e, per la scuola d’Arte Bianca di Neive, Alessia Ambra Crepaldi (borsa “Banca d’Alba”). Per i ragazzi del Liceo Scientifico “Cocito” di Alba sono stati premiati Matteo Sottero (borsa “Brusco Giuseppe” di Acqui Terme), Alberto Molinaro (borsa “Enrico Serafino”), Samuele Pelassa (borsa “Pomella Erwin”) e Diego Scanavino (borsa “Giacosa Maurizio”).

Per l’Istituto superiore “Einaudi” di Alba sono stati premiati Stefano Neso (borsa “Molino Vittorio”), Emilio Costantino (borsa “Commendatore Pietro Ansaldi” di Alba), Riccardo Casetta (borsa “Rossano Andrea”) e Serena Marasso (borsa “Prof. Anna Corino” di Vezza d’Alba). Onore agli studenti dell’Istituto enologico “Umberto I” di Alba Giacomo Costa (borsa “Pier Giorgio Verri” di Alba) e Federico Fiumefreddo (borsa “Banca d’Alba”) e a quelli del Liceo classico albese “G.Govone”, ossia Beatrice Morone (borsa “Giovanni Borgnino” di Alba) e Anna Marmo (borsa “Miroglio Giuseppe” di Alba). Fortuna e merito anche per gli studenti del Liceo di Scienze Umane “Leonardo Da Vinci” di Alba (Anna Valsecchi che ha ricevuto la borsa “Don Umberto Casale” di Racconigi) e Chiara Occhetti (borsa “Olivero Alessandro), e per quelli dell’Istituto superiore “Guala” di Bra, ossia Loubna Souniya (borsa “Rivatta Remigio” di Sommariva del Bosco) e Alessia Baggio (borsa “Sandrone Luciano” di Barolo), insieme a Monika Preci (borsa “Rista Angelo” di Rivoli) e Paolo Blangino (borsa “Fratelli Cagliero” di Pocapaglia).

Sempre in Bra, pieno plauso per Cristina Longo dell’Istituto “Mucci” (borsa “Bcc di Cherasco”) e per gli allievi del liceo “Gandino”: Tania Gallarato (borsa “Galbiati Natale”), Elisan Conforto (borsa “Cabutto Enrico” di Bra), Cristina Busso (borsa “Massimo Bullio Branzon”), e Isabella Ferrero (borsa “Carini Pier Paolo”).

Pieno merito anche per Younes Ouammi della scuole professionale “San Domenico Savio” di Bra (borsa “Mariano Costamagna” di Cherasco) e Alessia Ambra Crepaldi della scuola di arte bianca di Neive (borsa “Cavalieri del Roero Lombardi”).

In coda alla cerimonia, e prima di passare alla fase conviviale dell’evento, c’è stata una speciale menzione per il cavaliere socio Beppe Malò: che, invitato da Rista, ha presentato il suo nuovo libro dal titolo “Quattro passi tra le foglie della mia vita” pubblicato dalla casa editrice “Edizioni Langhe Roero Monferrato” di Roberto Cerrato, per un omaggio al paesaggio autunnale delle colline di Langhe Roero e Monferrato in ottica Unesco.

Paolo Destefanis