Il Festival dei Giovani Musicisti Europei non si è mai arreso, nemmeno durante la pandemia. Nell’anno più buio per la cultura e per gli eventi, a Piazza e nelle strade di Mondovì, si è levato il suono del quintetto di ottoni “Canaveisan Brass” che si è esibito per un pubblico contingentato e poi per le strade della città, ripreso in un video.
Un evento che voleva essere un segnale di speranza, di presenza, di ripartenza. Nessuna pandemia può fermare la cultura e la musica dal vivo. Nel 2021 il Festival dei Giovani Musicisti Europei riprende il discorso là dove il Covid 19 lo aveva interrotto: Linus Cultura, l’associazione organizzatrice e Lutz Lüdemann, direttore artistico, annunciano un’edizione del festival con ben cinque appuntamenti in programma; sia a Mondovì Piazza, nella tradizionale location del “Circolo Sociale di Lettura”, che in altre prestigiose sedi.
L’edizione 2021 infatti si articolerà su Mondovì e Cuneo, e si aprirà il 24 e il 25 ottobre, con un ritorno speciale. La pianista Sophie Pacini grande amica del festival (è stata nel cartellone del 2017) terrà due concerti didattici, uno a Mondovì e uno a Cuneo, in cui interpreterà e commenterà un classico della letteratura pianistica: il “Carnaval” di Robert Schumann.
Si tratta di un brano estremamente divertente da ascoltare e da esplorare, per l’estrema varietà dei movimenti di cui si compone e per la grande ricchezza di curiosità da scoprire nell’estrosa scrittura del compositore tedesco. I concerti saranno una magnifica occasione anche per gli studenti delle scuole di musica del territorio, che sono invitati a partecipare numerosi.
Altre novità e il programma dettagliato di quest’anno saranno svelate nel corso della Conferenza Stampa, che quest’anno si terrà venerdì 15 ottobre alle 17 presso il Circolo Sociale di Lettura di Piazza. Come da tradizione, interverrà il direttore artistico, Lutz Lüdemann, con la moderazione di Marco Giraudo. Fedele alla sua missione, il Festival proporrà anche quest’anno una rosa di giovani talenti del concertismo europeo: musicisti la cui formazione si è conclusa, ma che non hanno ancora spiccato il salto verso il professionismo.
Insomma, una risorsa sia per i giovani musicisti, che possono così far conoscere la propria arte in un contesto serio e professionale, sia per il pubblico, che può ascoltare gratuitamente (il festival è da sempre a ingresso libero, con facoltà di dare un contributo economico volontario) interpretazioni di altissimo livello, espresse da ragazzi e ragazze indirizzati verso una brillante carriera (e il curriculum dei partecipanti al festival in tutti questi anni lo dimostra).
Fin dalla sua fondazione, la manifestazione si distingue sia per la qualità dell’offerta musicale, sia per la familiarità e la popolarità della fruizione della stessa.
«A dispetto del Covid 19, che ci costringe a modificare in parte la disposizione dei posti in sala e le modalità di partecipazione al festival, lavoreremo per garantire al pubblico lo stesso clima amichevole e informale ai nostri concerti – spiega Lutz Lüdemann, direttore artistico – come sempre, non ci sarà alcun palco o alcun piedistallo: il pubblico e l’artista saranno sullo stesso piano, per condividere insieme un momento di grande bellezza, di piacere e arricchimento culturale».