“A monito per chi lavora e a memoria delle vittime che hanno visto che la fortuna non è un dispositivi di sicurezza”. Così è scritto sulla targa che verrà apposta a fianco dell’ingresso della sala consiliare di Priocca domenica 10 ottobre, in occasione della settantunesima Giornata Nazionale per le Vittime degli Incidenti sul Lavoro. La giornata affonda le sue radici nella storia dell’Anmil (Associazione Nazionale tra Lavoratori Mutilati e Invalidi del Lavoro), che è stata fondata nel 1943 e vuole essere una ricorrenza comune in tutte le province italiane, per sottolineare come questo fenomeno non conosca confini territoriali.
Per la provincia di Cuneo, come detto, l’appuntamento sarà a Priocca. L’inizio delle celebrazioni è fissato alle 10 con le orazioni ufficiali presso la sala consigliare del Comune di Priocca. Dopo il saluto del Sindaco Marco Perosino (il quale ha accolto con piacere la proposta di tenere nel comune da lui guidato la festa dell’Anmil e ha sottolineato l’importanza «di sensibilizzare, anche come istituzioni pubbliche, i lavoratori affinché abbiano coscienza dei rischi che corrono abitualmente e a volte inconsciamente»), interverrà il direttore dell’Inail (Istituto nazionale Assicurazione Infortuni sul Lavoro) di Cuneo Aldo Pensa, il quale fornirà i dati aggiornati sugli incidenti sul lavoro in provincia di Cuneo (il cui numero a livello nazionale per il 2021 è pari a 37.500 infortuni e 799 morti, secondo le ultime statistiche).
Seguirà la relazione del presidente territoriale dell’Anmil, Giovanni Guido che nel suo discorso delineerà il senso del sottotitolo della giornata di quest’anno “Ne valeva la pena? Non lasciamo rimpianti a chi resta”.
Proprio il presidente Guido anticipa alcuni dei passaggi del suo intervento: «In occasione della Giornata Nazionale per le Vittime degli Incidenti sul Lavoro proporrò ai dirigenti scolastici delle scuole professionali del territorio di introdurre una lezione di educazione civica, per andare dai ragazzi e spiegare loro che prima ancora che le mani e i piedi, sul posto di lavoro occorre utilizzare la testa».
«Non è forse venuto il momento», prosegue Guido, «di smettere di vederci solo per commemorare i guai passati e tutti insieme impegnarci per evitare di farne capitare altri? É questo spirito che mi ha indotto ad accettare di fare il presidente Anmil di Cuneo. Il mio desiderio è che dal 2022 in avanti, in occasione della Giornata Nazionale per le Vittime degli Incidenti sul Lavoro il direttore dell’Inail di Cuneo abbia solo buone notizie da comunicare con dati di morti e invalidi tendenti allo zero».
«Sul luogo di lavoro», conclude il Presidente di Anmil Cuneo, «va sostenuto anche economicamente l’imprenditore che dimostra buona volontà nell’adottare tecnologie in grado di prevenire gli incidenti e, al contrario, punito chi, datore di lavoro o lavoratore che sia, non rispetta le regole, perché spesso dietro a un “si è sempre fatto così” si nasconde l’insidia di un possibile incidente».