Nel cuore di Alba, gli spazi espositivi di Palazzo Banca d’Alba (via Cavour 4) offrono, parallelamente alla mostra allestita presso Fondazione Ferrero, un’ulteriore opportunità per conoscere la poetica di Alberto Burri. L’esposizione, che si intitola “Burri. Il Cretto di Gibellina” ed è curata da Bruno Corà, Tiziano Sarteanesi e Stefano Valeri, è dedicata all’opera di “land art” e “site-specific” che Alberto Burri ha realizzato a Gibellina, il paese siciliano distrutto dal terremoto del Belice nel 1968, trasformandolo in un simbolo di rinascita estetica. Il maestro umbro, tra il 1985 e il 1989 concepisce e avvia la composizione del “Grande Cretto” (concluso poi nel 2015; foto sotto), utilizzando il cemento bianco per inglobare e trasformare le macerie irrecuperabili della città vecchia in un ideale sudario rivolto alla memoria del tragico evento. Da questa imponente operazione prende forma un’opera tra le più estese del mondo con i suoi 80mila metri quadrati di ampiezza. La mostra sarà visitabile, a ingresso gratuito, fino al 30 gennaio, con i seguenti orari: da lunedì a venerdì dalle 11 alle 18; sabato, domenica e festivi dalle 10 alle 19. Chiusa il 24, 25 e 31 dicembre e il 1o gennaio.