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Profumi e atmosfere dal sapore millenario

Passeggiando nel centro del capoluogo durante la rassegna dedicata al marrone si possono vivere le emozioni che hanno portato la Fiera e la sua storia a essere apprezzate in tutta Italia

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La Fiera del Marrone a Cuneo rappresenta og­gi uno degli appuntamenti di maggior spicco per le produzioni tipiche del territorio piemontese.
Le sue prime edizioni risalgono agli anni Trenta, quando la città di Cuneo era un centro mercatale dei prodotti castanicoli tra i più forniti del Nord Italia. Con l’inizio del conflitto mondiale venne sospesa e soltanto nel 1999 se ne recuperò l’eredità, con l’avvio da parte dell’Atl Cuneese del progetto “Il tempo delle castagne”.
Per sostenere iniziative a favore del rilancio della castanicoltura, si costituì l’Associazione per la Valorizzazione della Castagna, alla quale fu demandato il compito di organizzare a Cuneo la “rinata” Fiera del Marrone.
La prima edizione ottenne un successo strabiliante. Oltre 100mila visitatori, molti dei quali stranieri, si riversarono lungo le vie del centro storico cittadino attratti dai profumi e dall’atmosfera di una tradizione millenaria.
La manifestazione raccolse grande apprezzamento anche da parte di operatori, studiosi e tecnici degli enti montani e dell’Università e fu proclamata evento di apertura delle oltre trenta manifestazioni a carattere “castanicolo” dell’autunno cu­neese. Al suo consolidamento, negli anni successivi, hanno contribuito tutte le maggiori realtà produttive del territorio e gli enti locali, tra i quali il Co­mune di Cuneo, che nel 2004 ha assunto la piena titolarità della Fiera. Dal 2005 la kermesse ha ottenuto dalla Regione Pie­monte il riconoscimento di “fiera regionale” e nel 2009 il riconoscimento di “fiera nazionale”. In quell’anno nasce il “Pa­diglione del mobile” per il le­gno di castagno e trovano spazio i birrifici artigianali e la carne piemontese, oltre agli spettacoli ripetuti durante tutta la giornata. Aumentano ancora gli espositori, che oramai coprono tut­te le regioni italiane e molti paesi stranieri, e la Fiera si trova ad aver bisogno di nuovi spazi: si allarga così a piazzetta Audif­fredi, piazza Torino e, per la prima volta dopo gli anni ’30, ritorna su piazza Galimberti. Nascono iniziative collaterali. Il salto di qualità è certificato l’anno successivo dai patrocini del Ministero dell’Agricoltura e del Turismo e dalle importanti part­nership con Terra Madre e Eataly. Gli espositori crescono ancora, superando quota 200. Ogni anno la Fiera si arricchisce di nuovi eventi, tra cui il concerto del Conservatorio Ghedini con l’assegnazione del Premio Città di Cuneo al migliore artista. Un successo certificato da oltre 300mila presenze. Nel 2015, dopo un trasloco di qualche anno per permettere il completamento dei lavori di riqualificazione del centro, la Fiera ritorna in via Roma.
Il sogno del fondatore Edue Magnano finalmente si è avverato: attorno alla castagna, la Fiera è diventata una vetrina delle eccellenze del territorio e un punto di riferimento per la castanicoltura italiana.