Ultimi due appuntamenti per “Come sassi nell’acqua – Reloaded”, la stagione condivisa dei Teatri Civici di Caraglio, Busca e Dronero, organizzata da Santibriganti Teatro. Venerdì 15 ottobre alle 21.00 il Teatro Civico di Caraglio ospiterà “Il caso Kaufmann” dei Liberipensatori “Paul Valery”, grazie alla collaborazione con la Fondazione Piemonte dal Vivo, mentre domenica 17 ottobre alle 16.00, sempre sullo stesso palco, “La Gatta Cenerentola” di Oltreilponte Teatro chiuderà la stagione con uno spettacolo per famiglie.
“Il caso Kaufmann” è tratto dall’omonimo testo scritto da Giovanni Grassi, direttore dell’ufficio stampa della Presidenza della Repubblica, basato su un episodio realmente accaduto in Germania durante l’ascesa del nazismo. Lo spettacolo vedrà in scena un insolitamente ricco numero di attori, ben diciassette: Oliviero Corbetta, ideatore e regista del progetto, Marco Pagani, Paolo Carenzo, Cristiano Falcomer, Stefania Rosso, Daniela Vassallo, Andrea Maria Vittoria Belotti, Aldo Stella, Luigi Colasanto, Lorenzo De Pasquale, Donatella Degrandi, Paolo Malgioglio, Simone Zanetti, Bruno Orlando, Giovanni Pupino, Alice Ripoli e Igor Toniazzo.
La vicenda ruota attorno alla figura di un ricco ebreo accusato e condannato, senza che fosse prodotta alcuna prova a suo carico, nei confronti del quale Hitler pretese una condanna esemplare. Kaufmann fu decapitato, patendo tra i primi le conseguenze e i pregiudizi delle leggi razziali. “Proporre questa vicenda – spiegano i Liberipensatori” – in tempi in cui la questione razziale è diventata di nuovo un’emergenza ci sembra opportuno. Così come continuare ad approfondire la riflessione su come sia stato possibile che l’assurda logica dell’olocausto abbia potuto trovare giustificazione presso una grande e civile nazione, abbagliata e plagiata dalla propaganda nazista”.
Domenica 17 ottobre alle 16.00 si cambierà registro con lo spettacolo per famiglie “La gatta Cenerentola” prodotto da Oltreilponte e portato in scena da Beppe Rizzo e Anna Montalenti con la tecnica del teatro di figura, con grossi pupazzi animati a vista.
“La Gatta Cenerentola” è frutto di uno studio sulla favola di Cenerentola, le cui primissime versioni risalgono alla Cina di 2800 anni fa. Quella che si potrà vedere domenica 17 a Caraglio si basa sul testo di Gianbattista Basile, del 1600, nella sua raccolta di fiabe in lingua napoletana “Lo cunto de li cunti overo lo trattenemiento de peccerille”.
Qui la protagonista è una bambina di nome Zezolla, soprannominata Gatta Cenerentola per via del suo andarsene randagia, sola e selvatica per le cucine col volto sporco di cenere. La fiaba racconta, dal punto di vista femminile, il passaggio dal mondo dell’infanzia al mondo degli adulti, secondo un percorso di crescita che trova nel matrimonio il suo compimento. “Lo scopo della messinscena” spiegano Beppe Rizzo e Valentina Diana, che hanno curato il testo “è quello di riportare alla luce una versione più antica, e italiana, di una storia universalmente nota. Una versione ricca e articolata, cruda e fresca, che conserva forme e temi originari, in grado di destare l’attenzione del pubblico sia per l’intensità dei motivi proposti, sia per le differenze tra questa e l’altra Cenerentola, quella moderna, più celebre e famosa.”
È consigliata la prenotazione agli spettacoli, chiamando lo 011 645740 dal lunedì al venerdì dalle 12.30 alle 16.30 o la Biblioteca Civica di Caraglio allo 0171 617714.