Home Attualità La Fiera del Tartufo Bianco d’Alba parla la lingua dei segni (FOTO...

La Fiera del Tartufo Bianco d’Alba parla la lingua dei segni (FOTO E VIDEO)

Inaugurato il primo totem informativo nella lingua dei segni italiana, un progetto nato dalla collaborazione tra l'Ente FIera, l'Amministrazione Comunale e il gruppo Uniart.

0
681

Alba – Connessi con la natura e connessi con le persone, al di là di territori, culture e barriere sociali. Da questa edizione, la Fiera del Tartufo Bianco d’Alba parla a tutti i cittadini del mondo. Sabato 16 ottobre, nel Mercato Mondiale allestito all’interno del cortile della Maddalena, è stato inaugurato il totem informativo nella lingua dei segni italiana. “Un gesto di responsabilità per rivolgere la nostra Fiera anche alla comunità dei sordi“, lo ha definito l’Assessore al Turismo Emanuele Bolla. Un video di spiegazione nella lingua dei segni italiana permetterà a tutti i sordi di conoscere nel dettaglio il mondo del Tuber Magnatum Pico, dalla certificazione di qualità del prodotto al meccanismo di tracciabilità.

Oggi la città di alba ha garantito alle persone sorde una piena accessibilità alla Fiera del Tartufo Bianco. In questo modo ha rispettato quanto previsto dalla Convenzione delle Nazioni Unite sui diritti delle persone con disabilità Uguaglianza del 2006, che promuove l’abbattimento di ostacoli di qualsiasi natura in favore di una società più inclusiva” ha commentato Serafino Timeo, presidente dell’ENS Piemonte.

“E’ una giornata emozionante per i sordi albesi – ha aggiunto Corrado Avarino, referente dell’ENS di Alba – questo video cattura l’attenzione di molti passanti, anche stranieri, accrescendo il processo di sensibilizzazione in materia di uguaglianza sociale. E’ solo un primo passo, il prossimo anno ne seguiranno altri.” Conferme arrivate dal Direttore Generale dell’Ente Fiera, Stefano Mosca: “l’intenzione è di mantenere questa innovazione. Cercheremo di adottare altre misure per andare incontro alle esigenze di tutti. Noi vogliamo accogliere innanzitutto la comunità albese dei sordi, ma vogliamo anche accogliere chi viene a trovarci da ogni parte del mondo e qui trova il suo linguaggio, un linguaggio che va al di la delle singole nazionalità.