Gli Oscar Green 2021 hanno portato sul podio 13 giovani imprese piemontesi e valdostane, premiate nella cornice del Forte di Bard, durante la finale interregionale che ha visto insieme Giovani Impresa Coldiretti Piemonte e Valle d’Aosta. Tre di loro provengono dalla Provincia Granda: Pietro Monti, 36 anni, dell’azienda agricola Roccasanta di Perletto, Maurizio Oggero, 31 anni, dell’azienda agricola Oggero Adriano Giovenale di Trinità e Valentina Grasso, 32 anni, dell’azienda agricola Cà del Baio di Treiso.
“Giovani che sfidano il Covid” è stato il titolo di quest’anno del concorso che ha premiato proprio l’innovazione, sotto diverse forme, in agricoltura e la tenacia delle imprese in un anno particolarmente difficile a causa dell’emergenza sanitaria.
“Abbiamo voluto portare un messaggio positivo all’evento di premiazione – ha evidenziato Marco Bernardi Delegato Provinciale Giovani Impresa – che ha dimostrano, ancora una volta, come l’agricoltura piemontese non si sia mai fermata, nonostante le difficoltà della pandemia. Si tratta di una vetrina molto importante, con Oscar Green Coldiretti offre, infatti, una grande opportunità ai giovani agricoltori che implementano ed innovano il nostro patrimonio d’eccellenza. Grazie alle nuove generazioni, il binomio agricoltura e innovazione è diventato sempre più frequente: l’esempio l’abbiamo avuto proprio dalle aziende che hanno partecipato a questo concorso con passione, creatività e professionalità”.
Tre storie diverse quelle dei giovani imprenditori agricoli vincitori che sanno di rinascita e rivincita.
Pietro Monti, vincitore per la categoria “Creatività”, dopo un grave incidente stradale nel 2011 perde la vista: da qui l’idea di creare una nuova etichetta in carattere braille per permettere ai non vedenti di poter capire ciò che viene scritto sull’ etichetta delle bottiglie, per lanciare il segnale di riscossa e del non arrendersi mai. Inoltre, grazie alla collaborazione con due ragazzi della zona, è stato lanciato il progetto “Adotta un filare” attraverso il quale é possibilità avere la propria targa sul filare e ricevere i vini del vitigno.
La sua azienda ha abolito concimi chimici e i diserbanti di sintesi, applicando regolarmente il sovescio tra i filari. In cantina vengono usati i lieviti autoctoni nelle fermentazioni, per favorire l’espressione autentica di ogni vino e limitato al minimo l’impiego di anidride solforosa. Il metodo green di produzione di vino di eccellente qualità si concretizza anche con l’adozione del disciplinare The Green Experience.
“Per sostenere però i progetti imprenditoriali dei nostri giovani – aggiunge Fabiano Porcu, Direttore di Coldiretti Cuneo – è urgente abbattere la burocrazia e l’inefficienza che frenano l’avvio di nuove attività, oltre a mettere a disposizione tutte le opportunità che possono generarsi attraverso i Bandi del Programmi di sviluppo rurale (PSR) dell’Unione Europea”.
Per maggiori informazioni visitare il sito web https://cuneo.coldiretti.it
c.s.