“Le donne, i cavallier, l’arme, gli amori”, è questo il titolo della prima edizione della Festa del libro medievale e antico di Saluzzo inaugurata nel tardo pomeriggio di ieri, venerdì 22 ottobre.
L’iniziativa si svolgerà sabato 23 e domenica 24 ottobre 2021, con due lezioni magistrali , e trova nella città di Saluzzo, che fu capitale dell’omonimo marchesato, il suo luogo ideale di espressione.
“Saluzzo è un territorio che è stato un’eccezione nel contesto sabaudo piemontese, – ha dichiarato nel suo intervento il Sindaco Mauro Calderoni – un territorio che aveva delle solidissime relazioni non soltanto commerciali ma anche culturali con la Francia. Questo è un modo per attrarre anche ispirazione e attualizzare tutta la serie di progetti che stiamo portando avanti sull’area vasta saluzzese ma anche con le amministrazioni pubbliche dell’altro lato delle Alpi. Sono tante le iniziative culturali di spessore che si terranno a Saluzzo nei prossimi due giorni. Sono di certo un elemento che ci dà maggior forza maggior convinzione nella strategia di area vasta che ha sì solide radici, ma che cerca di guardare lontano attraverso una continua cooperazione sia a livello di area vasta italiana che che a livello transfrontaliero”.
Anche il Presidente Marco Piccat ha espresso soddisfazione ed orgoglio per l’evento ospitato nella città del Marchesato: “Quello che dobbiamo cercare di trasmettere agli altri, è l’amore per la nostra città”. Presente anche Marco Pautasso, vicepresidente del Salone Internazionale del Libro di Torino.
Primo dei molti momenti importanti che seguiranno nei prossimi giorni, è stato l’ncontro con Aldo Cazzullo, inviato e editorialista del «Corriere della Sera», dove cura la pagina delle Lettere, presente in occasione della pubblicazione di “Il posto degli uomini. Dante in Purgatorio dove andremo tutti”. Cazzullo prosegue il viaggio sulle orme del «poeta che inventò l’Italia». Il romanzo della Divina Commedia, dopo l’Inferno, racconta ora il Purgatorio: il luogo del «quasi», dell’attesa della felicità; che è in sé una forma di felicità. Un mondo di nostalgia ma anche di consolazione, dove il tempo che passa non avvicina alla morte ma alla salvezza. Una terra di frontiera tra l’uomo e Dio, con il fascino di una città di confine. La tecnica narrativa è la stessa di “A riveder le stelle”.
Proseguiranno nell’arco delle due giornate, incontri, appuntamenti e occasioni di riflessione con moltissimi ospiti di rilievo.
Di seguito il link per accedere al programma completo: https://visitsaluzzo.it/festa-del-libro-medievale-e-antico-di-saluzzo/