“Cuneo Provincia Futura” si è accesa ufficialmente ed ha iniziato la grande esposizione a cielo aperto a Cuneo, Alba, Bra e Mondovì che durerà fino al 21 novembre, con spettacoli di luci, colori e musica, in tutti i fine settimana.
A Mondovì Piazza, è la Torre Civica del Belvedere il palcoscenico della mostra, a cura del regista e show designer Alessandro Marrazzo. Il tema per il “set” monregalese, è quello del Tempo.
Il tempo (Torre Civica del Belvedere, Mondovì)
Un futuro lungo 10.000 anni. Se un orologio può andare avanti per dieci millenni assicuriamoci che lo faccia anche la nostra civiltà
(Intervento su paesaggio e architettura – Torre layher – videoproiettori 21k – diffusori audio – luci architetturali – proiezioni gobos – luci teste mobili)
Il belvedere di Mondovì e la sua Torre Civica rappresentano lo scenario ideale per parlare di tempo. In un’atmosfera carica di suggestioni oniriche, l’architettura della Torre sarà protagonista del racconto visivo sul rapporto che da sempre l’uomo ha avuto con il tempo, la sua misurazione e la sua percezione. Un’illusoria videoproiezione 3d per scavare nei segreti del tempo e dei suoi meccanismi. Suoni unici e irripetibili, luci e colori si trasformano in parole sussurrate dal futuro. Il belvedere di Mondovì è attualmente sede del museo “Parco del Tempo”.
La città conosciuta anche come la “città del tempo” per l’enorme quantità di meridiane che la connotano (linee di meridiana, meridiana con linee europee, linea diurna equinoziale, stilo polare o mancante; con uno o più quadranti, con ore astronomiche, ore italiche comuni o ad ore temporarie) e per la grande tradizione orologiaia.
I rintocchi «made in Mondovì» risuonano in tutto il mondo. Tra le varie realizzazioni si ricordano: la campana creata per una scena di Master and Commander, colossal con Russel Crowe del 2003; o quella che rintocca, a tutti gli anniversari dell’11 settembre, nel Dipartimento dei vigili del fuoco di Millburn, per ricordare i colleghi morti eroicamente nei soccorsi alle Torri Gemelle.
Il territorio offre lo spunto perfetto per parlare di tempo, presente e futuro, della sua misurazione e del suo fluire. L’antica torre con il suo passato, che fu presente ora diventa protagonista del futuro si veste di luce per diventare futuristica macchina del tempo dai rintocchi digitali, alta antenna sul paesaggio a perdita d’occhio per provare a comunicare con altre civiltà. Il pensiero dell’installazione è generato dalla tradizione storica della città e dalla notizia dell’orologio dei 10000 anni.
L’Orologio Long Now, traducibile in italiano con “Orologio del lungo presente” e detto anche Orologio dei 10.000 anni, è un orologio meccanico progettato per segnare il tempo per i prossimi 10.000 anni. È stato realizzato dalla Long Now Foundation. Il progetto è stato concepito da Danny Hillis nel 1986 ed il prototipo ha iniziato a funzionare il 31 dicembre 1999, giusto in tempo per il capodanno del 2000. A mezzanotte l’indicatore della data è passato da 01999 a 02000, e la campana ha rintoccato due volte per annunciare il termine del secondo millennio. Il prototipo alto circa due metri è ora esposto allo Science Museum di Londra.
Simbolo della Città, la Torre Civica del Belvedere si trova sulla sommità della collina del rione di Piazza, la parte alta di Mondovì. Edificata nel XIV secolo, era in origine il campanile dell’antica chiesa di Sant’Andrea abbattuta nel 1802. Alta trenta metri domina l’abitato offrendo un panorama spettacolare sulla Langa, la pianura e le Alpi. Nel 1762 Giovanni Battista Beccaria la utilizzò come punto trigonometrico per la determinazione dell’arco meridiano passante per il Piemonte. Il giardino circostante è attualmente sede del museo “Parco del Tempo”.