Sala piena e standing ovation finale per il ritorno di Sophie Pacini al Festival dei Giovani Musicisti Europei del 2021. La pianista italo – tedesca, già ospite nel 2017 e madrina della conferenza stampa dell’edizione 2018 della kermesse, ha inaugurato felicemente l’edizione di quest’anno con due concerti davvero particolari, sia nelle forme che nei contenuti.
Il primo appuntamento è andato in scena nella mattinata di domenica 24 ottobre a Mondovì Piazza, al Circolo Sociale di Lettura, sede usuale del festival; il secondo si tiene nel pomeriggio di lunedì 25 ottobre alla sala del conservatorio “Ghedini” di Cuneo alle ore 17. Per entrambi il programma è il medesimo: il “Carnaval” di Robert Schumann. Grande classico della letteratura pianistica, il pezzo è un vero e proprio tour de force virtuosistico, sia per la difficoltà dei passaggi che per la grande varietà di atmosfere, stili e dinamiche che presenta.
Un caleidoscopio di colori musicali, tra le pagine più estrose scritte dal geniale compositore tedesco, uno dei più illustri esponenti del romanticismo musicale. Sophie Pacini non si è limitata ad interpretare il pezzo, ma ha anteposto all’esecuzione un commento dettagliato di tutti i movimenti che compongono questo pazzo, coloratissimo “Carnevale” schumanniano.
A partire dalle quattro note che sono l’idea musicale fondamentale su cui si impernia tutto il brano, attraverso le varie maschere che Schumann indossa, sia reali che metaforiche: se infatti i primi a comparire dopo il “Preambule” sono tipici personaggi carnevaleschi, Pierrot e Arlecchino, nella seconda parte del brano il pianismo di Schumann si mette “in maschera”, imitando stili musicali altrui (tra cui le parodie di Chopin e Paganini) e caratteri (Clara Schumann e la vecchia fiamma Ernestine von Fricken).
Una serie di curiosità che è quasi impossibile cogliere al solo ascolto (ad esempio, l’esistenza del movimento “Sfingi” che interviene a metà pezzo, un segmento completamente muto) ma che grazie al commento puntuale e appassionato dell’interprete, con tanto di frasi dimostrative eseguite, diventano immediatamente chiare e riconoscibili consentendo davvero di godere al massimo dell’esecuzione integrale del brano, con tutto il suo sontuoso armamentario di trovate armoniche e pianistiche.
Al termine dell’esecuzione, la pianista ha voluto omaggiare il pubblico con un bis: un “Notturno” di Fryderyck Chopin. In apertura della matinée, il saluto del direttore artistico Lutz Lüdemann, per il ritorno del festival a una sua edizione piena, con il ringraziamento ai Rotary Club di Cuneo e Mondovì, alla Fondazione Crc e al Comune di Mondovì.
Il festival proseguirà con altri tre concerti nelle domeniche di novembre: il 7 il cartellone prevede l’ormai tradizionale appuntamento con i giovani musicisti piemontesi, alcuni tra i ragazzi più promettenti dei conservatori piemontesi saranno a Mondovì per offrire la loro arte al pubblico.
Un incontro tutto dedicato alla musica di Ludwig Van Beethoven: si alterneranno sul palco il violoncellista Matteo Fabi e il pianista Umberto Ruboni, con la sonata per violoncello e pianoforte n. 3 in la maggiore op.69; la violinista Marsiona Bardhi e la pianista Francesca Leonardi con la Sonata in fa Maggiore per pianoforte e violino Op. 24 (Fruhlingssonate – Sonata di primavera); la violinista Tina Vercellino e ancora Francesca Leonardi al pianoforte per eseguire la Sonata in La maggiore per pianoforte e violino op. 49 (la celebre “Kreutzer”). Presenterà il programma e i musicisti il professor Maurizio Davico, a partire dalle 10.30.
Il 14 novembre alle 11 si terrà l’appuntamento con i giovani solisti dell’Accademia di Arte Lirica di Osimo, presentati dal direttore Vincenzo De Vivo: il soprano Zuzanna Klemanska, il mezzo soprano Nutsa Zakaidze, il baritono Matteo Torcaso si esibiranno in un programma di arie liriche da lavori di Antonio Salieri, Ludwig Van Beethoven, Gioacchino Rossini, Franz Schubert. Ad accompagnare al pianoforte ci sarà Alessandro Benigni. Anche qui, gli spettatori possono presentarsi in sala alle 10.30 per l’introduzione all’appuntamento.
Il concerto conclusivo sarà il 21 novembre, sempre alle 11: sarà protagonista il Quartetto d’archi Eliot, formazione giovane e molto promettente. I giovani musicisti che lo compongono (Maryana Osipova, Alexander Sachs, Dmitry Hahalin, Michael Preuß) provengono tutti da nazionalità diverse (Canada, Germania e Russia) ma si sono formati tutti in Germania a Francoforte. Il quartetto presenterà una trascrizione di Benjamin Godard dei Kinderszenen di Robert Schumann, la Serenata Italiana di Hugo Wolf e lo “Streichquartett” op. 135 n. 16 di Ludwig Van Beethoven. Introdurrà l’appuntamento, dalle 10.30, il giornalista Paolo Roggero.
Tutti gli appuntamenti si svolgono presso il “Circolo Sociale di Lettura” a Mondovì Piazza.
Tutti i concerti sono accessibili gratuitamente, ma è obbligatorio il possesso del green pass, come da disposizioni di legge. Chi volesse sostenere il festival può contribuire ai seguenti Iban: IT15F0503446480000000008680 BP NOVARA. IT90F0342546480000340102263 BANCO AZZOAGLIO.