Il percorso progettuale dell’edizione 2021 di START/ SToria e ARTe a Saluzzo si conclude con l’inaugurazione dell’opera vincitrice della 43a edizione del Premio Matto Olivero per l’arte contemporanea giovedì 28 ottobre alle 18.30 alla presenza dell’artista e delle istituzioni.
Nella molteplicità di appuntamenti che compongono l’affresco di START il Premio Matteo Olivero ha una posizione centrale. Promosso dalla città di Saluzzo e organizzato dalla Fondazione Amleto Bertoni, The Blank Contemporary Art e JoBonobo il Premio, nelle ultime edizioni, si è caratterizzato per l’intento di costruire un percorso artistico che rilegga l’arte classica con gli occhi del contemporaneo. Per il quarto anno il Premio ha selezionato e finanziato la realizzazione di un’opera site specific che arricchisce il percorso cittadino avviato con Campi Flegrei Conferenza del tedesco Veit Laurent Kurz (vincitore 2020), Harp del colombiano Santiago Reyes Villaveces (2019), Analemma del duo newyorkese Mark Barrow e Sarah Parke (2018).
La giuria composta da Ilaria Bonacossa, dal 2017 direttrice di Artissima Internazionale d’Arte Contemporanea di Torino, Alessandro Rabottini critico d’arte, curatore e direttore artistico della Fondazione In Between Art Film, Arturo Demaria consigliere della Fondazione Amleto Bertoni, Roberto Giordana direttore generale della Fondazione Cassa di Risparmio di Cuneo insieme a Stefano Raimondi curatore del Premio, dal 2010 direttore di The Blank Contemporary Art e dal 2020 direttore artistico di ArtVerona ha assegnato all’unanimità il Premio Matteo Olivero 2021 a ROBERTO PUGLIESE con il progetto Sinestesia Eco.
L’opera, un’installazione sonora collocata sulla facciata dell’Ex Biblioteca Civica crea un dialogo armonico tra i contenuti e gli strumenti presenti nelle sale della Fondazione Scuola di Alto Perfezionamento Musicale e l’architettura esterna, trasformando l’edificio in un modello di Palazzo Musicale. La natura al tempo stesso visiva e uditiva dell’opera sarà, anche nel futuro, capace di interagire e coinvolgere la comunità del territorio e di essere al tempo stesso motore di un percorso culturale che la città di Saluzzo ha attivato attraverso il Premio Matteo Olivero.
“Grazie ad un software che gestisce una rete neurale artificiale – spiega Roberto Pugliese – che “studierà” partiture di autori come Frescobaldi, Domenico Scarlatti, Bach, Cherubini, Mozart, Schumann, Mendelssohn, Händel e Rossini e mediante un processo di machine learning, il software che anima l’opera comporrà in maniera automatica ogni giorno una variazione inedita di un brano che verrà eseguita in un particolare momento del giorno. Lo stesso software, in orario serale svilupperà un tappeto sonoro elettronico, ovvero un suono lungo che avrà al suo interno numerose microvariazioni.
In questo modo la stessa opera creerà un ponte tra la tradizione e il presente musicale utilizzando stili, metodi e timbriche differenti. Le diverse e molteplici variazioni sonore saranno diffuse attraverso 17 altoparlanti da esterni, sospesi sulla facciata del Centro Studi e montati in una tenso-struttura realizzata con cavi in acciaio armonico: lo stesso metallo utilizzato per la realizzazione delle corde degli strumenti musicali, quali ad esempio, pianoforti ed archi. I cavi saranno distanziati e disposti in facciata in una griglia la cui forma evoca contemporaneamente la struttura interna di un pianoforte e il pentagramma.
La realizzazione di quest’opera è un un intervento impegnativo e laborioso che ho realizzato grazie al supporto della Galleria Nicola Pedana e che vede coinvolte diverse maestranze e partner senza la cui disponibilità, generosità e visione artistica non avrei potuto presentare un’opera del genere al concorso. Trattandosi di un intervento su di un palazzo storico abbiamo giustamente dovuto attendere il benestare della Sovrintendenza che ringrazio per la lungimiranza e la collaborazione.
Ringrazio anche mio fratello Walter Pugliese che ha messo le sue competenze di ingegnere al servizio della realizzabilità dell’opera. Le strutture sono state realizzate da MZ costruzioni di Santa Maria Capua Vetere, che si è resa disponibile a sponsorizzane la produzione in acciaio inox. ZZIPP Group ha messo a disposizione il materiale audio, mentre per la finalizzazione del software ho avuto il fondamentale ed impagabile supporto del Maestro Francesco Abbrescia, mio ex collega del Conservatorio di Bari.”
Silvia Salvati, curatrice e responsabile del Coordinamento delle attività espositive e della collezione del MADRE di Napoli, che in qualità di advisor ha segnalato l’opera di Pugliese dice “Sinestesia Eco si propone quale strumento in grado di coinvolgere più “sensi”, catturando contemporaneamente stimoli creativi e identità storica della città di Saluzzo, consentendo di percepire insieme stimolazioni visive e uditive e, al tempo stesso, coscienza comunitaria.
Gli altoparlanti collocati in facciata, che si visualizzano come note del pentagramma così composto dall’artista, amplificano simultaneamente esperienze e conoscenze diverse, facendo eco all’attività di formazione del Centro Studi e restituendo la stessa alla comunità, quale dispositivo sensoriale in grado di attivare identità e condivisione. Sinestesia Eco nasce infatti dalla volontà di realizzare un’opera che possa “amplificare” e condividere le attività musicali che si svolgono nel nuovo Centro Studi sulle Tastiere Storiche di Saluzzo.
L’opera, quale cassa armonica delle attività di composizione del Centro Studi, si prefigge di creare un dialogo tra passato e presente, donando nuova linfa vitale alla musica modale e tonale di alcuni dei principali compositori che hanno contribuito alla formazione della tradizione musicale occidentale; autori che ancora oggi offrono le loro note quale punto di partenza per amplificare le possibilità di composizione e far vibrare nuove frequenze nelle sperimentazioni elettroniche e contemporanee.”
“Per la Fondazione Amleto Bertoni, ente organizzatore di Start / Storia Arte Saluzzo – conclude la Presidente Carlotta Giordano – si avvicina un importante traguardo. E’ infatti la prima opera artistica di Arte Urbana che viene commissionata in Saluzzo dal nostro ente, con tutto ciò che l’operazione comporta in termini di cura e impegno nella produzione, un’operazione che va ad arricchire il lavoro del Premio Matteo Olivero, che in questi 4 anni ha saputo tracciare un percorso di arte contemporanea firmato dalla Direzione Artistica di Stefano Raimondi e dalla partecipazione di artisti Internazionali”
Roberto Pugliese è nato a Napoli nel 1982, vive e lavora a Bari e si è laureato in Musica Elettronica nel 2008, al “Conservatorio di San Pietro a Majella” di Napoli. La sua ricerca trae energia principalmente da due correnti artistiche, quella della sound art e quella dell’arte cinetica e programmata. Servendosi dell’utilizzo di apparecchiature meccaniche pilotate da software che interagiscono tra di loro, con l’ambiente che le circonda e con il fruitore, intende esaminare nuovi punti di ricerca su fenomeni legati al suono, sull’analisi dei processi che la psiche umana utilizza per differenziare strutture di origine naturale da quelle artificiali (sia acustiche che visive), sul rapporto tra uomo e tecnologia e sul rapporto tra arte e tecnologia, dando un ruolo non di secondaria importanza all’aspetto visivo.
Il suono diventa quindi sia oggetto di ricerca, sia mezzo di espressione acustica e visiva, energia vitale che anima l’inanimato, guida per analizzare e stimolare la psiche e la percezione umana. L’idea di creare un rapporto attivo tra opera e fruitore, lo spinge a dare vita anche a dimensioni nelle quali è il suono a muoversi, realizzando diverse prospettive sonore per l’ascoltatore. L’arte esce da una realtà bidimensionale per dare vita a delle vere e proprie ambientazioni sonore e o visive. In questo modo il fruitore viene immerso totalmente in mondi percettivi che lo accompagnano nell’esperienza sensoriale.
La curatela del Premio Matteo Olivero è di Stefano Raimondi su incarico di Soluzioni Turistiche Integrate, che segue la direzione artistica di START. Raimondi, già curatore della GAMeC – Galleria d’Arte Moderna e Contemporanea di Bergamo, è ora direttore artistico di ArtVerona e direttore di The Blank Contemporay Art, il principale network italiano di promozione e valorizzazione dell’arte contemporanea.
Stefano Raimondi (1981) è curatore d’arte contemporanea, dal 2010 è direttore di The Blank Contemporary Art e dal 2020 direttore artistico di ArtVerona. Ha lavorato presso la GAMeC – Galleria d’Arte Moderna e Contemporanea di Bergamo. Dal 2011 a oggi ha curato oltre quaranta mostre personali di artisti italiani e internazionali tra cui: Francesco Arena, Riccardo Beretta, Filippo Berta, Ettore Favini, Oscar Giaconia, Daniel Knorr, Jacopo Miliani, Israel Lund, Navid Nuur, Adrian Paci, Dan Rees e Guido Van Der Werve. Dal 2015 al 2017 è stato docente all’Accademia di Belle Arti di Verona.
The Blank Contemporary Art è un network culturale senza scopo di lucro nata con l’obiettivo di diffondere e ampliare la passione e la curiosità verso l’arte contemporanea. Vincitore dell’Italian Council, The Blank si propone di connettere istituzioni, musei, aziende, pubblico, collezionisti e artisti attraverso diversi progetti di significativo valore artistico e culturale tra cui mostre, residenze, pubblicazioni e numerosi progetti educativi di scambio internazionale.
La Fondazione Amleto Bertoni è stata istituita dal Comune di Saluzzo con l’intento di promuovere lo sviluppo turistico della città e del suo territorio affiancando alla valorizzazione del patrimonio storico-artistico e delle eccellenze artigianali locali, l’ideazione di eventi capaci di far dialogare tradizione e linguaggi espressivi innovativi. A tal fine, la fondazione si occupa di organizzare, promuovere e coordinare i principali eventi del saluzzese.
START/SToria e ARTe Saluzzo è ideato e organizzato dal Comune di Saluzzo e dalla Fondazione Amleto Bertoni, con la direzione artistica di Soluzioni Turistiche Integrate.
c.s.