Home Articoli Rivista Idea La Fiera del Tartufo fa da apripista: la sostenibilità nei grandi eventi...

La Fiera del Tartufo fa da apripista: la sostenibilità nei grandi eventi è possibile

0
56

La principale novità della 91a edizione della Fiera Inter­na­zionale del Tartufo Bianco d’Alba è rappresentata dal progetto “Dawn to Earth” che, collegando la “capitale delle Langhe” con il resto del pianeta, porterà a dialogare tra loro, nel ciclo di incontri “Sostenibilità incrociate”, personaggi del mondo dell’alta finanza, dell’innovazione digitale, dell’artigianato d’eccellenza, dell’alta moda, dell’arte, della musica, del de­sign e della cultura e, ovviamente, della cucina d’autore: co­mune denominatore di questa simbolica tavola conviviale, in programma dal 29 al 31 ottobre, sarà proprio la so­stenibilità. «Il cambiamento climatico si fa sentire sempre più, tanto da averci spinto a posticipare di una settimana l’apertura della Fiera, seguendo lo slittamento della stagione tartufigena», ha dichiarato il presidente dell’Ente Fiera Inter­nazionale del Tartufo Bianco d’Alba Liliana Allena, «Quella della sostenibilità è una sfida attuale e non più rimandabile e rappresenta la svolta che quest’anno abbiamo deciso di im­primere all’evento, dopo la prima in cui ci eravamo concentrati sullo spostamento del focus dal prodotto, il tartufo bianco d’Alba, al suo utilizzo nell’alta cucina, con il coinvolgimento di numerosi chef stellati del territorio, nazionali e internazionali, accanto ai cuochi di trattorie e osterie di Langhe, Roero e Monferrato, custodi della tradizione gastronomica locale». Insomma, l’apprezzatissima rassegna autunnale albese vuole ancora una volta giocare d’anticipo e diventare un punto di riferimento anche nell’ambito di questa importante partita.