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La Locanda del Silenzio di Macra prima classificata al concorso nazionale “La fabbrica nel paesaggio”

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Su proposta del Club per l’UNESCO di Cuneo, “La Locanda del Silenzio”, significativo intervento di riqualificazione ambientale in ambiente montano messo in atto in Valle Maira nella borgata Camoglieres del Comune di Macra, ha ottenuto il primo premio nella sezione “Imprenditori privati italiani” del bando di Concorso nazionale “La fabbrica nel paesaggio”. Il concorso è promosso e patrocinato dalla FICLU (Federazione Italiana dei Club e Centri per l’UNESCO) con la collaborazione del Club per l’UNESCO di Foligno e Valle del Clitunno, sede umbra della manifestazione e con l’alto patrocinio del Parlamento europeo.

“La Locanda del Silenzio” ha ottenuto il primo premio nella sezione riservata agli imprenditori privati “per la perfetta rispondenza ai criteri del bando: la conservazione di una significativa preesistenza storica di un’intera borgata alpina con un garbato, adeguato e compatibile riuso. Il tutto in un paesaggio naturale di grande delicatezza, con un intervento di restauro di alta qualità”. La premiazione si è tenuta sabato 23 ottobre presso i locali di Palazzo Trinci a Foligno. Alla cerimonia sono intervenuti il dott. Giusto Marchisio, vice presidente del Club per l’UNESCO di Cuneo e la famiglia Garro rappresentata dal figlio Francesco Garro e dai genitori Gigi Garro e Marisa Molineris, rispettivamente titolare e gestori de “La Locanda del Silenzio”. Al concorso hanno preso parte, in tutto, 22 progetti.

“La Locanda del Silenzio è stata realizzata in un territorio ricco di storia, di peculiarità geologiche ed ambientali nonché di testimonianze architettoniche e artistiche – affermano Angela Michelis e Giusto Marchisio, rispettivamente presidente e vice presidente del Club per l’UNESCO di Cuneo -. Il progressivo spopolamento delle aree montane avvenuto nel nostro paese negli anni ‘60 e ‘70 del secolo scorso ha determinato un progressivo impoverimento economico e sociale della comunità di valle.

In questo contesto e grazie ad una gestione politica oculata del territorio che ha privilegiato il recupero di spazi e insediamenti abbandonati piuttosto che nuove concessioni edilizie, è stato possibile avviare un articolato programma volto al rilancio dell’economia e dell’ambiente locali nel rispetto delle tradizioni culturali del territorio. Di questo programma fa parte appunto ‘La Locanda del Silenzio’, la cui peculiarità è data da un piano di recupero ambientale e strutturale di un’intera, antica borgata alpina che era in stato di precarie condizioni strutturali dovute al lungo periodo di abbandono e alla mancata manutenzione delle abitazioni e della viabilità”.

In questa situazione la famiglia Garro ha proceduto al recupero strutturale ed abitativo di tale borgata con particolare attenzione a non snaturarne l’antica architettura delle costruzioni e la loro armonia con il territorio circostante. Sono stati usati materiali derivanti dai lavori di consolidamento statico degli edifici e, quando non sufficienti, da materiali (pietre e legname) provenienti dal territorio. La borgata è così divenuta un albergo diffuso pienamente immerso nella realtà del territorio, con stanze e mini alloggi sparsi nelle diverse strutture e un’area comune per i servizi di ristorazione, relax e manutenzione. L’iniziativa si colloca all’interno di un programma pubblico-privato volto alla rivitalizzazione economica, sociale e culturale delle piccole comunità di residenti in Valle.

Il bando di concorso “La fabbrica nel paesaggio” mira a stimolare l’osservazione e la discussione sull’evoluzione delle tecniche produttive e di pianificazione territoriale, applicare gli ideali UNESCO e la diffusione della cultura del territorio e del paesaggio e, infine, contribuire ad una nuova etica comportamentale rispettosa dell’ambiente di vita individuale e sociale.

IL CONCORSO

Il concorso nazionale “La fabbrica nel paesaggio” 2021, ideato e promosso dal Club per l’UNESCO di Foligno e Valle del Clitunno, era rivolto ai Club per l’UNESCO territoriali perché si facessero parte attiva nell’individuazione di imprenditori, amministrazioni e istituzioni che hanno attivato iniziative e progetti dimostrando una particolare sensibilità nei confronti del paesaggio.

II Concorso si articolava nelle seguenti tre sezioni: 1) sezione riservata a imprenditori privati italiani che abbiano realizzato o ristrutturato la sede della propria attività con particolare attenzione all’ambiente e al paesaggio; 2) sezione riservata ad amministrazioni e istituzioni italiane che abbiano promosso ed attuato la realizzazione o la ristrutturazione di opere di utilità pubblica e sociale nel campo della pianificazione e gestione del territorio; 3) sezione riservata alle candidature sia di imprenditori privati sia di amministrazioni e istituzioni residenti in altri Paesi dell’Ue.

Il concorso è nato nel 2010 da un’idea dell’allora presidente del club, Gabriella Righi, oggi coordinatrice nazionale. Il premio, con una partecipazione sempre più grande in termini numerici e qualitativi, è diventato un premio internazionale e di competenza della Federazione nazionale dei Club e Centri per l’UNESCO (Ficlu). Il primo premio, oltre all’attestato che sancisce il vincitore, è rappresentato da una formella in cui vi sono inseriti quattro acquerelli del compianto pittore folignate Sergio Marini, raffiguranti i valori dell’educazione, dell’ambiente, della cultura, della scienza.

c.s.