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«Sempre più presenti al fianco dei cittadini»

Il comandante provinciale della Finanza Albertario ha ricevuto la visita del generale Carrarini

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Importante evento nei giorni scorsi a Cuneo, dove il generale di Cor­po d’Armata Fa­brizio Car­ra­rini, comandante inter­re­gionale dell’Italia Nord Oc­cidentale della Guardia di Finanza, si è recato in visita ispettiva presso il compendio “Cesare Battisti”, storica ca­serma del­la città, sede del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Cuneo. Qui il generale Carrarini, ac­colto dal colonnello Luca Al­bertario, ha incontrato i co­mandanti di tutti i reparti della provincia di Cuneo, gli ufficiali della sede, una rappresentanza del personale in servizio presso tutte le unità operative della Granda e una delegazione di Finanzieri in congedo delle sezioni Anfi di Cuneo, Bra e Mon­do­vì. Nel­l’oc­casione, l’Au­torità di vertice delle Fiamme Gialle operanti nelle regioni Liguria, Pie­monte-Valle d’Aosta e Lom­­bar­dia ha indirizzato al personale parole di vivo e sentito apprezzamento per il costante impegno profuso quotidianamente nelle attività di prevenzione e repressione di ogni for­ma di illegalità di matrice eco­nomica e finanziaria.

Un positivo e costruttivo messaggio di vicinanza è stato altresì rivolto anche ai Co­mandanti di Reparto (Nucleo Pef, Gruppo di Cuneo, Grup­po di Bra, Compagnia di Mon­dovì, Te­nenze di Ceva, Sa­luzzo, Fos­sano e Stazione di Soccorso Alpino della Guar­dia di Finanza).
A loro il Comandante Inter­re­gionale si è rivolto per porre l’accento sui valori più autentici che devono orientare l’azione di ogni ufficiale del Corpo e in particolare su quelli che più di altri esprimono l’etica di un comandante di reparto, come la disponibilità, lo “spirito di corpo” e la leale cooperazione nei rapporti interistituzionali, tutti fattori che inevitabilmente si ri­flettono, positivamente, nel­la vicinanza alla collettività e alle istituzioni.

Inoltre, il generale Carrarini, sempre accompagnato dal co­lonnello Albertario, ha in­contrato il procuratore capo della Repubblica Onelio Do­dero, dal quale ha raccolto at­te­stazioni di stima, fiducia e soddisfazione sull’operato del Corpo, all’insegna della massima sinergia e collaborazione per il raggiungimento di obiettivi comuni.
A margine dell’appuntamento abbiamo colloquiato con il colonnello Luca Albertario, co­mandante provinciale della Guardia di Finanza di Cuneo. 

Colonnello Albertario, cosa le ha lasciato l’incontro con il generale Carrarini?
«Il Comandante Inter­re­gio­nale è stato qui in visita non soltanto per fare il punto sulle indagini in corso e sugli obiettivi da raggiungere ma soprattutto per lanciare un messaggio, che si può riassumere in tre parole: “spirito di corpo”».

Come si alimenta questo “spirito”?
«Va alimentato a ogni livello, dal maresciallo che guida il piccolo reparto al colonnello che ha in gestione un comando provinciale: ciascuno è chiamato a operare con la massima disponibilità nei confronti dei propri colleghi militari e pure nei confronti dei cittadini. In sostanza, dobbiamo avere con la cittadinanza lo stesso rapporto privilegiato che manteniamo tra noi Finanzieri».

A proposito di cittadini, qual è la percezione che la popolazione ha della Guardia di Finanza?
«Fino a qualche tempo fa, il no­stro Corpo era più temuto che rispettato, c’era quasi una sorta di distacco nei nostri confronti. Ma la situazione sta cambiando, c’è una per­cezio­ne diversa: la gente comprende lo sforzo che stiamo profondendo per portare avan­­­ti la nostra azione quo­tidia­na e per cercare di essere sempre più vicini alle persone».

Volendo semplificare, qual è il vostro compito principale?
«Noi non siamo semplicemente quelli che “vanno a guardare nelle tasche degli altri” ma ci occupiamo anche di tantissimi altri aspetti che riguardano la vita economico-finanziaria del­la nostra società. In particolare, verifichiamo lo stato di salute dei bilanci degli enti pubblici, combattiamo gli sprechi e, in generale, ci adoperiamo per fornire un servizio utile alla collettività. Il generale Fabrizio Car­rarini, nella sua visita, ha ribadito l’importanza di tutte queste attività».

Che ruolo gioca il rapporto con i media al fine di assicurare una vicinanza maggiore alla popolazione?

«I media locali giocano un ruolo chiave. Sono arrivato a Cuneo poco più di due anni fa e in questo tempo ho interloquito piuttosto spesso con gli organi di informazione cuneesi, che ho trovato essere molto preparati e dinamici. Credo molto in questo rapporto al fine soprattutto di fare comprendere ai cittadini il tipo di lavoro che svolgiamo ogni giorno».

Peraltro anche durante la pandemia, avete operato in primissima linea…

«Sì e lo stiamo facendo tuttora, intensificando la presenza territoriale, non in ottica repressiva o di maggiore controllo, ma proprio per mostrare vicinanza alla popolazione, che ha fortemente bisogno di poter contare sulla presenza delle istituzioni».

Vale lo stesso per le imprese? Ha un messaggio per loro?

«Nel mondo dell’imprenditoria cuneese c’è una gran voglia di ripartire. Di ripartire velocemente e nella legalità. E questo è importante perché anche un solo sbaglio rischia di compromettere l’intero percorso im­pren­ditoriale. Qualsiasi tipo di scorciatoia, anche quella che può apparire insignificante, va evitata. Il mio augurio è che la Granda continui a crescere in maniera sana come ha fatto fino a questo momento».