“Un importante strumento per rafforzare la leadership italiana nel turismo enogastronomico ed ambientale e per sostenere la ripresa del turismo con i nostri circa 300 agriturismi – è quanto afferma Giuseppe Buttieri presidente Terranostra Cuneo – che intercettano visitatori anche dall’estero. Una misura che abbiamo sostenuto e che va incontro alle esigenze delle nostre aziende che, anche durante la crisi sanitaria, non si sono mai fermate, preparando pasti da consegnare a domicilio e che hanno contribuito alla ripartenza facendo scoprire il territorio ai turisti non appena si è potuto ed è stata riaperta l’attività ristorativa”.
Nel Decreto in particolare è previsto il riconoscimento di un credito di imposta, a favore, degli agriturismi, delle imprese alberghiere, degli stabilimenti termali e balneari, dei porti turistici, dei parchi tematici, delle fiere e dei congressi. Il credito di imposta sarà riconosciuto nella misura del 80% delle spese sostenute, in relazione a interventi conclusi entro il 31 dicembre 2024, per lavori finalizzati all’incremento dell’efficienza energetica delle strutture, alla riqualificazione antisismica e all’eliminazione delle barriere architettoniche.
Sarà possibile utilizzare il credito d’imposta in compensazione nel Modello F24 per il pagamento di imposte e contributi. In alternativa, il contributo potrà essere ceduto a terzi. E’ inoltre previsto il riconoscimento di un contributo a fondo perduto dell’importo massimo di 40.000 euro, che potrà essere incrementato di ulteriori 30.000 euro qualora gli interventi per la digitalizzazione e l’innovazione tecnologica delle strutture turistiche coprano almeno il 15% dell’investimento complessivo.
L’incremento è invece fissato a 20.000 euro per l’imprenditoria femminile e giovanile (under 35). Il Ministero del Turismo ha previsto anche la creazione di una sezione speciale del Fondo di garanzia PMI appositamente dedicata ad agriturismi e alle altre imprese del settore e di un fondo rotativo per il sostegno alle imprese e agli investimenti di sviluppo. Viene poi istituito anche un fondo di rotazione che garantirà il 35% delle spese e dei costi ammissibili nel limite di 40 milioni di euro per il 2022 e il 2023 e di 50 milioni di euro per ciascuno degli anni successivi, con una riserva del 50% degli interventi a supporto degli investimenti di riqualificazione energetica e innovazione digitale.
“D’altronde abbiamo visto quest’estate – spiega Roberto Moncalvo, Delegato Confederale Coldiretti Cuneo – come la svolta green degli italiani abbia fatto prediligere le vacanze in campagna, a contatto con la natura. Il ritorno degli stranieri in vacanza in Italia ed in Granda è strategico per l’ospitalità turistica e per la ripartenza concreta dei nostri territori. Gli agriturismi cuneesi, spesso situati in zone isolate, in strutture familiari con un numero contenuto di posti letto e a tavola e ampi spazi nel verde, sono i luoghi dove è più facile garantire il rispetto delle misure di sicurezza.
“La Granda – aggiunge Fabiano Porcu, Direttore di Coldiretti Cuneo – è da anni meta ambita per i turisti: basti pensare che la Provincia di Cuneo, fino al 2019, registrava quasi 2 milioni di presenze delle quali circa 800.000 turisti stranieri provenienti da Germania, Svizzera, BeNeLux e Francia. Insieme al relax, gli stranieri, in modo particolare, ambiscono ad assaporare il vero cibo italiano, tanto che è diventato la voce principale del budget delle famiglie in vacanza in Italia”.