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Cuneo: presentato il libro “Fenomenologia delle Autostrade Italiane”

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Si è tenuta nel pomeriggio giovedì 28 ottobre, presso i prestigiosi locali del Circolo “’l Caprissi” di Cuneo, la presentazione del libro “Fenomenologia delle Autostrade Italiane: vincoli e svincoli”(Edizioni Pigreco), prima opera del giovane autore cuneese Paolo Manzone. Dinnanzi ad una nutrita e qualificata platea, sotto gli affreschi ottocenteschi dell’edificio con affaccio su piazza Boves, l’incontro è stato aperto dal saluto di Franco Civallero, presidente del Circolo.

A seguire, moderati dal giornalista Paolo Cornero, gli interventi del professor Giovanni Quaglia, Presidente Autostrada Asti-Cuneo S.p.A., Presidente Satap S.p.A. e già Presidente della Provincia di Cuneo, e del professor Franco Gaboardi, docente di Diritto ed Economia e Contabilità Pubblica presso il Dipartimento di Economia e Statistica Cognetti de Martiis dell’Università degli Studi di Torino.

Riprendendo quanto scritto nella prefazione del testo, il Prof. Quaglia ha posto l’accento sull’intreccio tra ricordo e memoria che scaturisce durante la lettura. Un’appassionante e precisa analisi delle infrastrutture cuneesi e italiane, con aneddoti storici e fatti di cronaca recente, impreziositi da notizie ‘fresche’ sulla Autostrada Asti-Cuneo, di cui è Presidente. L’autore della postfazione, il Prof. Gaboardi, ha rimarcato l’indispensabilità di sfruttare al meglio le risorse del PNRR per realizzare “investimenti nei collegamenti autostradali e ferroviari che rappresentano il futuro ‘obbligato’ per rilanciare l’intero settore economico legato al Made in Italy”.

L’autore, all’esordio, ha raccontato il suo approfondito percorso di analisi, avviato con lo scopo di documentare l’attualità e l’evoluzione del rapporto tra le Concessioni e le Convenzioni in ambito autostradale, non dimenticando la storia della rete infrastrutturale italiana dal Secondo Dopoguerra ad oggi. In chiusura, l’intervento del dottor Federico Borgna, Sindaco di Cuneo e Presidente della Provincia Granda, che ha evidenziato la necessità di “collegare le persone grazie a strade sostenibili, un processo che necessità l’accantonamento di ideologie e l’apertura a riflessioni più ampie: ora chiudiamo l’Asti-Cuneo, ma gettiamo le basi per un intervento rivolto ad una rapida connessione con la Francia”.