Toccherà ancora aspettare per il primo set a favore e il primo punto (o i punti) davanti al pubblico amico (numeroso e caloroso come al debutto contro Portomaggiore). Certo il calendario non aiutava. E non aiuterà: tra due sabati l’ospite di turno sarà Pineto, l’altra big del girone bianco. Al netto di queste premesse obbligate, e guardando il proverbiale bicchiere mezzo vuoto e mezzo pieno, il Savigliano visto per due terzi di ogni parziale contro una squadra dichiaratamente costruita per salire in A2 quale Macerata, non è affatto da bocciare, semmai da rimandare su alcuni dettagli.
Fino al 16° punto circa, i ragazzi di coach Bonifetto hanno ingaggiato un serrato e avvincente braccio di ferro con gente del calibro di Dennis Angel (top scorer con 17 punti, suoi i tre aces marchigiani), S1 di 44 anni all’anagrafe e molti di meno in campo, giramondo italo-cubano che con la Lube fece il doblete (Scudetto e Super Coppa), nel 2010 miglior realizzatore in A1 e vincitore del Trofeo Gazzetta come MVP della regular season, 212 presenza con la nazionale cubana; a un certo punto del primo set la prolungata fase di botta e risposta deve essergli venuta a noia e ha deciso di fare da solo (da 16-15 a 16-20, servendo e andando a chiudere il contrattacco).
Di qua della rete Vittone ha giostrato con piglio più sicuro rispetto all’esordio, la squadra ha mostrato carattere e mentalità adeguati, quelli che resettano il punto subìto e fanno concentrare sul successivo, micro storia di una più grande. Emblematico Ghio (7 punti di cui 2 aces): per due volte, una nel primo e una nel secondo set, a ruota di un erroraccio evitabile si è riscattato, con un muro e un attacco.
Per la prima volta Galaverna (6 punti) è partito titolare, ha fornito segnali di progresso fisico ma non si ancora liberato del tutto dalle ganasce dei fisiologici timori post infortunio, e di lui il Savigliano non può fare a meno. Ghibaudo ne ha messi 12, ma il paniere non è ancora sufficiente. E dopo un illusorio 10-6 nel terzo set, il riaffiorare di un collettivo senso di impotenza ha tolto lucidità e inceppato i meccanismi (qualche mancata connessione e incomprensione sotto rete).
Nel secondo set (anche la momentanea diagonale palleggio/opposto con Testa e Bosio), Bonifetto ha inserito Bossolasco per Garelli e Gallo per Rabbia: sia il capitano che il libero, rimasti dentro anche nel terzo, hanno risposto bene, uno con 5 punti, l’altro garantendo solidità in seconda linea.
Il Savigliano ha fatto meglio in ricezione (34% contro 22), peggio in attacco (36% contro 54), e nel raccordo di questi due dati si va al nocciolo della prestazione biancoblù: «Sì, abbiamo ricevuto con buone percentuali, difeso anche tutto sommato bene, ma poi non siamo stati in grado di contrattaccare, e senza fase break i set non li vinci», il commento a caldo del vice allenatore Matteo Brignone, con il tono un po’ severo di chi crede nei mezzi della propria squadra a prescindere dall’avversario. Il prossimo, Brugherio, sarà da non sottovalutare ma più giocabile di Macerata.
SERIE A3
MONGE GERBAUDO SAVIGLIANO 0
MED STORE TUNIT MACERATA 3
20-25, 18-25, 18-25
c.s.