Nicola Alfredo Parisi, classe 1960, di origini calabresi, è questore a Cuneo dall’ottobre del 2020, dopo aver prestato servizio a Milano e prima ancora in altre città del Nord tra cui Biella, Alessandria, Genova, Novara e Bergamo. Al centro della sua attività, come ha avuto modo di evidenziare sin dal primo giorno del suo insediamento nella provincia Granda, c’è la filosofia della prevenzione, «l’attività tipica dell’autorità di pubblica sicurezza», afferma, «non di quella giudiziaria. Misure a mio avviso efficaci, con una forza cogente importantissima, seppur magari poco pubblicizzate: in questo senso l’attività pedagogica dei media è fondamentale. Un messaggio che deve passare in modo chiaro, soprattutto verso i giovani, che devono avere la percezione che ogni atto può avere delle conseguenze». Ciò si declina nei numeri di questi primi dieci mesi del 2021: «Grazie all’incessante attività della Divisione Polizia Anticrimine», spiega Parisi, «in questo periodo sono stati emanati ben 81 avvisi orali, afferenti soprattutto a reati predatori e lo spaccio. Per vedersi notificato un avviso orale non è necessario aver commesso un reato in quel preciso momento: è ovvio che preventivamente andrà fatta una valutazione della personalità del soggetto. Sette le sorveglianze speciali, nove i fogli di via obbligatori, oltre ai sei Daspo “Willy”». Decisa attenzione verso i reati che, purtroppo, fanno ancora molto rumore, in particolare uno: «Nei dieci mesi presi in esame», evidenzia il Questore di Cuneo, «20 gli ammonimenti per violenza di genere. Di questi, 14 si sono conclusi dopo l’avvio del procedimento, sei sono ancora in corso».