Il 19 ottobre scorso a Torino, alla presenza del presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio, dell’assessore alla Cultura, Turismo e Commercio Vittoria Poggio e del presidente di VisitPiemonte-Dmo, Beppe Carlevaris, sono stati rivelati in conferenza stampa i dati dei flussi turistici estivi elaborati dall’Osservatorio Turistico Regionale di VisitPiemonte-Dmo.
L’analisi dei dati 2021 è stata effettuata tenendo conto di 4 maxi prodotti turistici (Torino, montagne, laghi e colline) e non più suddividendo il territorio nei tradizionali territori di competenza delle Atl.
Giugno e luglio 2021, i due mesi analizzati, confermano la ripartenza del turismo in Piemonte con +54% di arrivi e +63% di presenze. Dati positivi anche per la provincia di Cuneo, non solo per il turismo italiano, ma anche per gli stranieri. I dati 2020 (eravamo in piena pandemia) avevano registrato un calo del -56,93% degli arrivi totali in Piemonte, attestando però una buona prestazione per il territorio di competenza dell’Atl del Cuneese che reggeva con una perdita contenuta del -39,45%, classificandosi al primo posto in termini di prestazioni, a livello regionale. In termini di presenze, mentre il dato regionale si attestava su un -53,32%, quello del territorio di competenza dell’Atl del Cuneese reggeva con un significativo -39,24%.
Dal rapporto VisitPiemonte emerge che in relazione alle tendenze della vacanza estiva 2021, il lago registra +29% di arrivi e +49% di presenze rispetto allo stesso periodo del 2020; la montagna, +19% di arrivi e +23% di pernottamenti; le colline rilevano un aumento dei movimenti turistici di circa l’80% nei primi due mesi estivi; Torino e la prima cintura hanno registrato una crescita di oltre il 75%.
«Il +19% di arrivi e il +23% di presenze per la montagna (registrati, lo ricordiamo, per i soli mesi di giugno e luglio, escludendo dunque ancora il significativo mese di agosto) va dunque rapportato ad un precedente ottimo risultato ottenuto nell’anno 2020, sottolineato durante la conferenza stampa anche dal presidente della Regione Alberto Cirio. Città e collina recuperano infatti un +80% e +75%, dati apparentemente più eclatanti, ma che vanno rapportati ad un 2020 molto negativo rispetto al comparto montagna che aveva mantenuto dati significativi anche nell’anno fortemente caratterizzato dalla pandemia. Va da sé che con un “relativamente buon” dato registrato nel 2020, la crescita in termini percentuali del 2021 non può che riconfermare il grande appeal della montagna cuneese», dichiara il direttore dell’Atl, Daniela Salvestrin.
Secondo il presidente dell’Atl del Cuneese, Mauro Bernardi (foto in alto a destra): «Nel complesso i dati turistici della provincia di Cuneo sono in continua crescita, grazie ad un’offerta ampia e diversificata di proposte e di servizi turistici che soddisfano le richieste e le esigenze di turisti italiani e stranieri. Proprio il miglioramento dei servizi turistici ha permesso alle nostre montagne di reggere l’onda d’urto del Covid ed è grazie alla grande capacità degli imprenditori e degli operatori turistici cuneesi che i dati turistici, anche in periodo di pandemia, non hanno subito un tracollo così impattante in termini economici».
L’appeal delle montagne nei confronti dei turisti è confermato ed è in continua crescita, così come dimostrano i dati pubblicati sempre da VisitPiemonte-Dmo circa l’indice di gradimento delle strutture ricettive (elaborazione dati dell’Osservatorio con Data Appeal Studio per il periodo 01/06/2021-31/08/2021).
I dati confermano un trend in crescita per le recensioni on-line delle strutture ricettive della montagna con un +26,6% e ben 60.200 recensioni totali. La montagna, dunque, non perde la sua capacità di attrazione.
«I dati confortanti che scaturiscono dall’analisi del nostro Osservatorio Regionale sui due mesi estivi porta finalmente una ventata di ottimismo, dopo mesi faticosi per tutti gli operatori turistici», commenta il presidente di VisitPiemonte – Dmo, Beppe Carlevaris.
Supportano l’andamento positivo di arrivi e presenze anche i dati rilevati, sempre dall’Osservatorio turistico regionale, sull’Alta Via del Sale Limone-Monesi, individuata nell’ambito del progetto “Outdoor data” PITEM come prodotto turistico di interesse internazionale, degno di un’indagine statistica di tipo quantitativo e qualitativo, confezionata su misura.
I dati raccolti nel periodo 3 agosto-18 ottobre dimostrano una crescita costante dei fruitori della strada, sia con accesso da Limone Piemonte, che da Monesi di Triora: dai 7.589 ingressi a motore nel 2019 ai 9.773 ingressi di auto e moto nel 2021. Segno “più” anche per gli ingressi pedonali, con Mtb e e-bike. La provenienza dei turisti ha riconfermato il grande interesse sia da parte degli italiani, sia da parte dei turisti stranieri: tedeschi, svizzeri e francesi in primis.
Gli italiani hanno espresso un giudizio molto positivo sull’esperienza vissuta sull’Alta Via del Sale, definendo l’offerta turistica integrata e armonica (90,6%). Pienamente soddisfatti anche gli stranieri con il 98,2% di riscontri positivi sulla proposta turistica della strada bianca in quota che in molti considerano la più bella d’Europa.
«Le montagne del cuneese confermano il loro appeal»
Una offerta ampia e diversificata di proposte e di servizi turistici hanno premiato le vallate della Granda capaci di soddisfare le richieste dei visitatori italiani e stranieri