Home Attualità Centro accoglienza per senza fissa dimora della Croce Rossa di Cuneo

Centro accoglienza per senza fissa dimora della Croce Rossa di Cuneo

Cuneo, viaggio nella notte dei senza tetto, nel Centro accoglienza gestito dal Comitato locale della CRI. Ne abbiamo parlato con Gianni Valsania, presidente CRI Cuneo e con i responsabili del centro Claudia Cunzolo e Guido Martini.

0
703

Umanità, Imparzialità, Neutralità, Indipendenza, Volontariato, Unità e Universalità. Questi i sette principii fondamentali del Movimento Internazionale della Croce Rossa, che ne costituiscono lo spirito e l’etica. E mai come in questo centro di accoglienza della ex Casema Piglione, gestito dalla CRI di Cuneo, se ne percepisce l’umanità dei tantissimi volontari che ogni notte si alternano in punta di piedi per aiutare tutti, “senza alcuna distinzione di nazionalità, razza, sesso, religione o condizione sociale”, come ha spiegato GIANNI VALSANIA, da alcuni anni in CRI e da giugno di quest’anno eletto presidente del Comitato di Cuneo che abbiamo incontrato con alcuni collaboratori al dormitorio di via Bongioanni.

Ideawebtv ha voluto conoscere questo centro, questa realtà diventata negli anni un punto di riferimento, assistenza e supporto per i cosiddetti “invisibili”. Li vediamo entrare ad uno ad uno. Sono tanti. Sono molti di più della quindicina di persone che alcuni giorni fa, dal sottopassaggio del Movicentro vicino alla stazione, sono stati accompagnati al centro accoglienza. Il Movicentro di Cuneo, lo ricordiamo, è una delle zone più critiche della città ed è stata oggetto dell’ultimo intervento del questore di Cuneo Nicola Parisi che, in concomitanza con l’emergenza maltempo, nel rispetto della dignità umana e della loro incolumità, ha fatto accompagnare i senza tetto con i loro effetti personali presso la struttura di accoglienza comunale e gestita da anni dalla CRI. “Se queste persone del Movicentro resteranno o meno, fa parte della volontà del singolo – ha sottolineato il presidente della Croce rossa – ma qui trovano, e troveranno sempre, la porta aperta e un luogo protetto dove dormire in sicurezza, farsi una doccia e scaldarsi con un tè caldo, un riparo per i loro effetti personali con persone disponibili ad aiutarli e ascoltarli. Noi accogliamo tutti nel rispetto dei 7 principi della Croce Rossa con il costante impegno a favore di chi ha più bisogno”.

Presidente, quindi questo servizio notturno non viene attivato solo nel periodo invernale?

“Una volta era così. Da oltre tre anni, invece, teniamo aperto il centro di via Bongioanni tutti giorni con 50 posti letto nella stagione estiva e 35 in inverno”.

Quindi non ci sono solo le 15 persone arrivate dal Movicentro?

“In tutta la città si registrano circa 80 persone che per un motivo o un altro, vivono per strada. Nel centro accoglienza alcune sera ne arrivano anche 40 e noi siamo preparati ad accoglierli tutti. Noi siamo sempre aperti, ogni notte, tutto l’anno con almeno 5 o 6 volontari per notte assegnati alla gestione del centro. Anche durante il periodo Covid i nostri volontari non si sono mai tirati indietro, con le necessarie protezioni e procedure di sicurezza, ma il centro non ha mai chiuso. Siamo diventati un punto di riferimento per alcuni di loro, un riparo sicuro. A Cuneo, sul fronte accoglienza, siamo sempre operativi anche quando si verificano flussi improvvisi di migranti che sul piano nazionale vengono distribuiti sul territorio. Ricordo che solo nel 2016, abbiamo registrato e assistito 2002 migranti richiedenti asilo. Nel 2017 abbiamo accolto 1107 persone. Poi negli anni i numeri si sono ridotti e quest’anno abbiamo accolto finora circa 250 migranti di ogni età, provenienza e lingua”.

Rimaniamo ancora sui numeri presidente. Quanti volontari sono iscritti al Comitato CRI di Cuneo?

“Oggi contiamo 500 soci volontari iscritti e almeno 300 di loro sono operativi e distribuiti nei numerosi servizi a disposizione della comunità cuneese. La CRI è un mondo vasto che va dal soccorso per le emergenze sanitarie, a quelle sociali. Ma non solo. Anche trasporti, solidarietà, eventi, ricerca persone, assistenza di malati e feriti, soccorso sulle piste da sci. Sono tanti e diversificati i settori per i quali i nostri volontari mettono a disposizione il loro tempo, le competenze e l’impegno con l’umiltà e la discrezione che da sempre contraddistingue la Croce rossa”

Quanti volontari sono assegnati all’apertura di un così grande centro accoglienza?

“Oggi possiamo dire che in tutto siamo un centinaio solo su questa struttura. Uomini e donne di ogni età, dai 20 agli 80 anni”, è intervenuta la responsabile dei volontari del centro, CLAUDIA CUNZOLO, che ne cura la turnazione, le sostituzioni e fa in modo che tutto si svolga regolarmente.

Abbiamo continuato l’incontro anche con il responsabile Logistica del centro, GUIDO MARTINI, che ci ha guidati all’interno del centro accoglienza spiegandoci come tutta la struttura sia stata rivista e adattata, soprattutto in questi ultimi 2 anni, per fronteggiare adeguatamente ogni emergenza sanitaria garantendo ai senza fissa dimora lo stesso servizio. “Ogni passaggio al centro, dall’ingresso fino al proprio posto letto – ha sottolineato Martini – segue percorsi e procedure specifiche studiati per evitare ogni rischio di contagio tra gli ospiti e tra i volontari. Ogni area è stata allestita nel rispetto delle normative previste per affrontare la pandemia e viene pulita e sanificata quotidianamente”. “Inoltre – ha aggiunto ancora Valsania – sul fronte sanitario ricordo che come CRI abbiamo seguito, d’intesa con ASL CN1, anche il processo di vaccinazione di chi viene a pernottare da noi con medici che, sul posto, hanno effettuato la vaccinazione contro il Covid-19. Qui tutti hanno il green pass. Ma i controlli continuano all’accettazione: ogni sera controlliamo green pass e temperatura corporea per tutti gli ospiti”. “Noi ci siamo e mettiamo tutti gli strumenti di sostegno possibile – come ha spiegato in conclusione il presidente – ma devo sottolineare che il mondo dei senza fissa dimora è variegato, fluido, composto da persone di diversa provenienza sociale, cultura e nazionalità. In vista dell’abbassamento delle temperature dei prossimi mesi ci auguriamo che vengano da noi regolarmente sempre più persone per cercare un riparo, senza nessuna costrizione e con il solo obbligo del rispetto dei locali che li ospitano e dei volontari che li assistono. Un riparo che possa essere anche uno slancio per rimettersi in giorno e reinserirsi nella società.

La Croce rossa di Cuneo è l’associazione che coinvolge il maggior numero di volontari in città. È l’associazione di chi fa della solidarietà il proprio impegno quotidiano sottraendo tempo a lavoro, famiglia, studi e svago. I volontari che ogni notte operano in questo centro dimostrano, se ce ne fosse ancora bisogno, questo impegno con solidarietà e attenzione verso le categorie più deboli e fragili della società.