Tornati in presenza nell’antica chiesa di Santa Caterina, sabato 13 novembre, dopo un’assenza di ventuno mesi a causa dell’emergenza Covid, i “Dialoghi Eula”, il festival della buona politica di Villanova Mondovì, hanno richiamato anche quest’anno un pubblico numeroso ed eterogeneo, attirato dai diversi ospiti che hanno preso parte alla kermesse: dall’ex ministro all’Innovazione, Paola Pisano, al sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei Ministri con delega al PNRR, Bruno Tabacci, dal fondatore della Comunità di Bose, Enzo Bianchi, agli scienziati Roberto Mezzalama e Claudio Cassardo, passando per i giornalisti Jan Pellissier e Alex Corlazzoli.
Ad inaugurare l’ottava edizione della rassegna, nella serata di venerdì 12 novembre, lo spettacolo teatrale “Fiume di Acqua e di Fango” diretto e interpretato dall’attrice vicese Sara Dho. Uno spettacolo – proposto in collaborazione con l’Associazione Turistica Mondolè, il Comune di Frabosa Soprana, il Comune di Frabosa Sottana e l’Unione Montana Mondolè – capace di coinvolgere ed emozionare gli oltre centocinquanta presenti al Gala Palace di Frabosa Sottana e dedicato alla grande alluvione del Tanaro del 1994.
Tanti gli argomenti di stringente attualità toccati nel corso dell’evento centrale del sabato mattina, con un focus sull’importanza degli investimenti infrastrutturali e tecnologici necessari per assecondare la ripresa economica e non perdere ulteriore terreno nei confronti dei principali competitor globali (Paola Pisano), una digressione sui cambiamenti climatici in atto che suggeriscono di slegarsi con urgenza dai combustibili fossili rendendo comportamenti e stili di vita più sostenibili (Roberto Mezzalama e Claudio Cassardo) e una profonda disamina sul Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), per il quale è necessaria una forte accelerazione da parte delle Regioni affinché pianificazioni e spese dei fondi siano attentamente calibrate e messe in atto: il rischio di perdere le risorse stanziate dall’Europa è quantomai concreto. D’altra parte, «la transizione ecologica non è un pranzo di gala e bisogna essere molto seri sulle cose che si dicono e sulle conseguenze che i nostri comportamenti determinano» (Bruno Tabacci).
In conclusione, spazio al fondatore della Comunità di Bose, Enzo Bianchi, che da tempo si sofferma, nelle sue riflessioni, sul rapporto tra uomo e creato. Nel corso dell’intervista condotta dal giornalista Alex Corlazzoli, il monaco e saggista è partito da un commento dell’enciclica Laudato Sì di Papa Francesco: «Per la prima volta la giustizia sociale e la questione ecologica sono state affrontate come elementi indivisibili. La soluzione di entrambi passa inesorabilmente dal loro intreccio, che può essere favorito soltanto da uno sguardo allenato alla differenza, alla complessità e alla diversità».
«Ritornare in Santa Caterina ha ovviamente riempito di orgoglio l’intera Amministrazione comunale – il commento del vicesindaco di Villanova Mondovì e “anima” della manifestazione, Michele Pianetta – visto che i “Dialoghi Eula” si confermano un appuntamento capace di attirare l’attenzione dell’opinione pubblica grazie all’alto livello dei contributi proposti. Un profondo ringraziamento, dunque, a tutti coloro che hanno reso possibile quest’edizione, dai partner istituzionali agli sponsor privati, dagli uffici comunali ai collaboratori ed alle associazioni di Villanova Mondovì. Tra i tanti stimoli raccolti durante la mattinata, riprendo una riflessione di padre Enzo Bianchi: “Dobbiamo uscire dall’indifferenza, assumerci la responsabilità dei nostri comportamenti e avere coscienza dell’irreversibilità dei processi di cambiamento. L’unica direzione possibile, insomma, deve essere il bene comune”».
«Siamo molto soddisfatti di questa ottava edizione – aggiunge Fulvio Bersanetti, direttore scientifico e, nel 2014, ideatore della manifestazione – non solo per il ritorno in presenza, ma anche per l’attualità delle tematiche affrontate. I nostri “Dialoghi” si sono tenuti nello stesso giorno in cui si sono chiusi i lavori della Cop26 a Glasgow. Dalla transizione ecologica al Recovery Plan, il denominatore comune emerso durante i lavori è stato lo stesso: non esistono soluzioni semplici a problemi complessi. Di questo la politica dovrà farsi carico, senza dimenticare il monito pronunciato dal sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei Ministri, Bruno Tabacci: “Il virus ci ha avvisati. Noi umani siamo ospiti della terra, non ne siamo i padroni”».
c.s.