Da borgo a polo culturale: l’esempio di Guarene analizzato in un convegno

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I borghi, una delle peculiarità che rendono unico il nostro Paese, sono tornati di grande attualità, riscoprendo fascino e attenzione mediatica. Anche il Governo, attraverso i fondi del Pnrr, vuole riservare un’attenzione particolare a queste realtà e alla loro riqualificazione, nella cornice del Piano Nazionale Borghi: la sfida è creare o rafforzare condizioni tali da offrire stili di vita più a misura d’uomo, senza sacrificare ambizioni private e professionali.

In questo percorso si è inserita anche Confindustria, che con il Gruppo Tecnico Cultura e in collaborazione con il Touring Club, ha promosso un’iniziativa volta a sottolineare le capacità dei borghi italiani di essere, oltre che belli, anche attrattivi ed in grado di diventare un progetto di vita reale e stabile, dal titolo “Un borgo tutto da vivere”. Attraverso precisi parametri sono state individuate tre realtà emblematiche, esempi concreti di località in cui l’incontro tra sapienza manufatturiera, arte, storia e cultura ha dato una spinta decisiva alla crescita e allo sviluppo del territorio, parlando anche il linguaggio della sostenibilità e dell’inclusività.

Tra questi borghi belli, attrattivi e attraenti, tutti da vivere, insieme a Spello (Perugia) e Soveria Mannelli (Catanzaro), c’è Guarene, piccolo centro che nel tempo ha saputo evolversi, affermandosi come polo culturale anche grazie a un’imprenditoria e ad un’amministrazione attenta a restituire al proprio territorio e a considerare la cultura come fattore di sviluppo economico . La località roerina sarà protagonista della seconda presentazione del percorso, cominciato lo scorso 8 ottobre a Spello, ospitando venerdì 19 novembre, a Palazzo Re Rebaudengo, il convegno dal titolo “Un borgo bello da vivere. Da borgo a polo culturale: Guarene”.

Inserito nel calendario di Alba Capitale della Cultura d’Impresa 2021 e organizzato da Confindustria Cuneo in collaborazione con il Comune di Guarene e la Fondazione Sandretto Re Rebaudengo, l’evento si aprirà alle 17,30 con i saluti del presidente della Regione Piemonte, Alberto Cirio, del sindaco di Guarene, Simone Manzone, del vicepresidente di Confindustria per Ambiente, Sostenibilità e Cultura, Maria Cristina Piovesana, e del presidente del Touring Club Italiano, Franco Iseppi. Interverrà anche la presidente della Fondazione Sandretto Re Rebaudengo, Patrizia Sandretto Re Rebaudengo, che introdurrà le due tavole rotonde nelle quali verranno approfonditi i temi degli investimenti nella cultura e di come la cultura possa costituire un fattore di attrazione e sviluppo.

Nel primo dibattito si confronteranno il presidente di Confindustria Cuneo, Mauro Gola, la presidente di Amarelli Fabbrica della Liquirizia, Giuseppina Amarelli, e la presidente di Cantine Ceretto, Roberta Ceretto; il secondo vedrà la partecipazione del direttore di Confindustria Cuneo, Giuliana Cirio, del direttore della Fondazione Cesare Pavese, Pierluigi Vaccaneo, del direttore esecutivo di Ocean Race, Paolo Verri, e dell’amministratore delegato di Sac ,Emiliano Cerasi.

Moderato dalla giornalista de Il Sole-24 Ore Nicoletta Polla Mattiot, il convegno si concluderà con le riflessioni del presidente del Gruppo Tecnico Cultura di Confindustria, Antonio Alunni.

«Siamo orgogliosi di poter ospitare all’interno del calendario di Alba Capitale della Cultura d’Impresa questo appuntamento così importante per il territorio», sottolinea il direttore generale di Confindustria Cuneo, Giuliana Cirio. «Il ruolo della nostra associazione è anche quello di intercettare le evoluzioni sociali ed economiche, per affiancare le imprese nei processi di cambiamento. Valorizzare i borghi, di cui il nostro Paese è così ricco, è fondamentale, perché sono luoghi che custodiscono bellezza, storia e cultura. Guarene è un perfetto esempio di un borgo capace di diventare polo culturale, grazie a un tessuto imprenditoriale lungimirante che ha capito quanto possa essere importante investire nella cultura».

c.s.