Il clima delle feste si avvicina e Bra, Raschera e Toma Piemontese non si fanno di certo trovare impreparate. Reduci da un autunno di grandi successi, le Dop più amate sfoderano i loro abiti migliori per accogliere i visitatori che affolleranno il Magico Paese del Natale nelle Terre Unesco. La celebre kermesse che ha riscontrato, nel corso degli anni, un’affluenza considerevole di visitatori da tutta Italia e dall’estero, si fa letteralmente in quattro: oltre a Govone, sede storica della manifestazione, innumerevoli eventi interesseranno anche Asti e provincia, San Damiano e Prato Nevoso. L’inaugurazione di questa 15° edizione avvenuta il 13 novembre presso il Teatro Alfieri di Asti, ha visto i grandi piemontesi in prima linea. Proprio all’interno di una delle numerose casette che affollano Corso Alfieri è possibile acquistare i formaggi principi delle nostre zone che saliranno sul palcoscenico durante tre appuntamenti nel corso del Festival del Cibo a Govone, accompagnati dallo chef Diego Bongiovanni. Queste storiche eccellenze casearie piemontesi saranno poi acquistabili, per tutta la durata dell’evento, anche presso la Bottega del Natale di Govone, in un punto vendita dedicato ad una selezione dei migliori prodotti del nostro territorio. Un tripudio di sentori differenti, caratterizzati da sfaccettature che li rendono unici e inimitabili ma accomunati da un connubio quanto mai consolidato: quello tra bontà e genuinità. Due aspetti che stanno riscontrando un grande successo all’interno del fortunato programma televisivo in onda su Telecupole Bra, Raschera e Toma Piemontese presentano: “Sapori in Tavola”, (canale 15 Piemonte, 119 Lombardia, 94 Liguria, 824 Sky, 422 Tv Sat – unedi ore 20.40, Martedi ore 10, Sabato ore 14.30) dove, i migliori cuochi di Cuneese, Langhe, Roero, Liguria e Toscana mettono alla prova la creatività individuale elaborando sfiziose ricette che hanno come leitmotiv i grandi piemontesi che, grazie alla loro estrema versatilità, sanno adattarsi ai piatti più variegati.
Un vero e proprio trionfo di gusto che tiene conto del profondo legame che àncora queste Dop al territorio da cui provengono: come non pensare ai tipici sapori montani impreziositi da simili perle casearie? Lo chef Gianni Siccardi ci propone un grande classico delle baite ad alta quota, la cotoletta frabosana. A conferire quel quid in più concorre la morbidezza della Toma Piemontese che si amalgama alla perfezione alla consistenza della carne, dando vita a un piatto che ci scalderà con il suo essere così avvolgente.
è invece Paolo Destefanis (Ristorante Le Betulle di Santa Vittoria d’Alba) a darci il benvenuto nelle terre del Roero, con le crespelle gratinate al Bra Duro. Un formaggio dalla personalità spiccata che, con la sua sapidità, garantisce una potenza incisiva alla delicatezza di questo piatto che acquisisce tratti completamente innovativi. Ma i grandi piemontesi, sebbene siano una carta di identità perfetta del nostro territorio, non si limitano ai confini regionali e riscuotono notevoli successi anche in altre zone d’Italia. È il caso della Liguria, rappresentata dallo chef Giuseppe Colletti altresì conosciuto come il cuoco delle star. Una stella Michelin al Ristorante Zafferano di Londra e innumerevoli riconoscimenti, tra cui la soddisfazione di aver deliziato i palati di personaggi come Tom Hanks, Naomi Campbell, Mourinho, Obama e Putin, hanno reso Colletti un punto di riferimento quando si parla di alta cucina. Non potevano certo mancare all’appello Bra, Toma Piemontese e Raschera, quest’ultima protagonista di una proposta accattivante e originale: i ravioli di ortiche. La sua delicatezza è la scelta ideale per bilanciare l’aroma delle ortiche, dando vita a un’armonia di sentori da replicare in cucina per stupire i nostri commensali.
Articolo a cura di Linda Arnaudo