Continuano con successo gli aperitivi nell’ambito della Fiera Internazionale del Tartufo Bianco d’Alba che vedono tra le eccellenze protagoniste il Prosciutto Crudo di Cuneo Dop, baluardo dell’alta gastronomia piemontese.
L’unica Dop dei salumi piemontesi, inconfondibile per il suo profumo e gusto inimitabile sarà protagonista, domenica 21 novembre di un workshop dedicato alla presentazione e assaggio di questo prodotto, una bontà che annovera al momento, un solo produttore-stagionatore, ma con oltre cento aziende che allevano suini idonei per la produzione del Crudo di Cuneo, che è di circa 14mila prosciutti all’anno.
Protagonisti dello show cooking di domenica 21 novembre saranno tre chef, insegnanti presso l’Alba Accademia Alberghiera: Elena Palladino, Tiziana Ciofani e Paolo Taricco. Il Consorzio collabora da tempo con l’Apro Formazione di Alba e nell’occasione gli chef della scuola proporranno ai curiosi commensali dello showcooking piatti storici interpretandoli in maniera innovativa con materie prime del territorio e con al centro il prosciutto Crudo di Cuneo Dop. Saranno cucinati e fatti degustare i seguenti piatti: “Involtini di Crudo di Cuneo Dop con castagne di Garessio e crema di Patate Dolci e Tartufo bianco d’Alba” ed una seconda squisitezza come il “Crudo di Cuneo Dop, pere Madernassa, fonduta di Bra Tenero Dop e cardi e Tartufo bianco d’Alba”.
«Questa iniziativa rafforza e intensifica il lungo percorso di promozione che ci vede ormai da diversi anni partner della Fiera internazionale del Tartufo d’Alba», ribadisce Chiara Astesana, presidente del Consorzio di Tutela Prosciutto Crudo di Cuneo. «E nel contempo guarda al futuro, alle novità, che vedono i giovani in prima linea sia come chef nella composizione di piatti creativi, ma anche come semplici consumatori, oggi sempre più attenti ad un’alimentazione corretta che include nella loro dieta quotidiana cibi sani, come il nostro Prosciutto Crudo di Cuneo Dop. Inoltre, sul fronte dei cuochi le nuove leve sono intraprendenti, sportive, parlano diverse lingue, sono attente al benessere e alla sostenibilità, hanno fatto molte esperienze nelle cucine di mezzo mondo e soprattutto sono una generazione di cuochi che più di tutte le altre è riuscita a fare sistema, in nome della qualità e massima attenzione alla tracciabilità dei prodotti utilizzati nelle diverse portate».
«Ecco perché, con lungimiranza», sottolinea ancora Chiara Astesana, «il Crudo di Cuneo Dop è stato il primo prosciutto in Italia a denominazione di origine controllata a potersi fregiare di un’etichettatura elettronica dettagliata, moderna e facile da leggere per il consumatore. Ogni nostro singolo prosciutto è dotato di un QR code che contiene tutte le informazioni sul percorso produttivo: dove è nato e dove è stato allevato il maiale, cosa ha mangiato, dove è stato trasformato, dove sono state salate le cosce e dove e per quanto tempo sono state stagionate. Il QR code può essere letto in salumeria da ogni smartphone o tablet. Chi non avesse facilità d’uso della moderna tecnologia troverà tutte le informazioni sulla carta d’identità/etichetta che accompagna ogni singolo prosciutto».
«I tentativi di imitazione e di evocazione della denominazione», conclude Chiara Astesana, «sono la prova provata che la qualità e le caratteritiche del Crudo di Cuneo Dop sono riconosciute dal consumatore e difficilmente confuse con prosciutti succedanei».