“L’oro bianco” torna protagonista a Caraglio. Si avvicina, ed è tutto pronto per la diciottesima edizione di “Aj a Caraj”, la tradizionale fiera dedicata al prodotto tipico del comune cuneese, l’aglio. L’evento presentato ufficialmente nel pomeriggio del 12 novembre presso la cascina dei produttori Nadia Marchiò e Ornella Ferrero, ha evidenziato un’allestimento suggestivo, coordinato da uno splendido set a tema, dominato, ovviamente, dall’aglio.
L’edizione 2021 di “ Aj a Caraj” si svolgerà domenica 21 novembre e sarà caratterizzata, in primis, dai prodotti locali. Dalle 9 alle 18, infatti lungo via Roma e nelle piazze, è in programma la mostra mercato, l’artigianato ed il mercatino dei bambini; mentre dalle 10 alle 18, lo scultore Barbabrisiu, comporrà in diretta alcune opere con la sua motosega e un poderoso albero di cedro. Dalle 14,30 invece, per gli appassionati, grande castagnata della Pro Loco.
Ad arricchire questa kermesse amata e frequentata c’è una grande novità: la prima edizione della Sagra della Bagna Caöda, presso il Pellerin, con la degustazione del piatto tipico del Piemonte preparato con acciughe, olio e aglio, degustabile in due turni, dalle 12 alle 14,30, previa prenotazione e con obbligo di green pass. Proprio la Bagna Caöda è stata la pietanza cucinata “live” durante la conferenza stampa di lancio dell’evento messa in tavola dallo chef Eugenio Manzone del Ristorante “Il Portichetto” di Caraglio.
«L’aglio per Caraglio è un’eccellenza e, come sindaco, sono orgogliosa di questo momento ed attendiamo con piacere questa sagra», ha rimarcato il primo cittadino Paola Falco. «Grazie alla Pro Loco ed a tutti coloro che stanno dando l’anima per far sì che i nostri prodotti locali siano valorizzati, con un incremento turistico ed economico».
Grande entusiasmo anche nelle parole di Mattia Pellegrino, presidente della Pro Loco di Caraglio che ha sottolineato: «Siamo felici di questa diciottesima sagra: dopo un anno di stop forzato siamo di nuovo qua, motivati e presenti. Con la novità della sagra della Bagna Caöda, che ha già riscosso un ottimo successo di prenotazioni».
«Da soli non si costruisce nulla. Grazie alla sinergia abbiamo organizzato il tutto, con lo sforzo di Comune, Pro Loco, produttori: speriamo che l’evento sia un successo, ma sono certa che sarà una fiera mangereccia, con la Bagna Caöda, piatto capace davvero di unire tutti», ha commentato la presidente del Consorzio Aglio di Caraglio Debora Garino.
Alla presentazione non sono mancati enti ed istituzioni a partire dalla deputata Monica Ciaburro, i consiglieri regionali Paolo Demarchi e Matteo Gagliasso, oltre a istituzioni come la Fondazione Crc, Confagricoltura, Slow Food… E, naturalmente, l’Atl del Cuneese, con il presidente Mauro Bernardi che non ha mancato di sottolineare con rinnovato entusiasmo: «Torna l’aglio di Caraglio, un’eccellenza del nostro territorio che ruota attorno ad un consorzio nato alcuni anni fa e che oggi riesce ad impiegare decine di famiglie attorno a questa produzione tipica e riconosciuta da tutti. E presentiamo la fiera qui, in cascina, dove viene prodotto, a raccontare l’esperienza di questo aglio».
«Meritevole la sinergia a vantaggio del territorio», ha sottolineato la deputata Monica Ciaburro, «con la quale l’Atl del Cuneese si sta impegnando nella continua promozione delle preziose eccellenze di questa nostra Granda. Ed ecco allora che il connubio di turismo, enogastronomie e prodotti di alto valore come l’aglio di Caraglio rafforzano con garanzia di successo, il valore attrattivo della nostra splendida provincia».
«L’aglio di Caraglio è senza dubbio da annotare a pieno titolo tra le eccellenze del nostro territorio», rimarca Enrico Collidà, consigliere di Fondazione Crc Donare, «che nasce da un lavoro in sinergia dei produttori agricoli del territorio; un prodotto che segue precisi disciplinari e che qualifica quest’area. E noi come fondazione abbiamo una sensibilità particolare nella valorizzazione dei territori e, proprio qui a Caraglio, abbiamo investito molto sul progetto faro del bioparco».
«Promuovere questi eventi», ha rimarcato il consigliere regionale Matteo Gagliasso, «significa investire sul turismo, o meglio rafforzare l’immagine di queste unicità, note ad una platea sempre più ampia e che in questa particolare stagione attinge ad un paniere di prodotti che non hanno concorrenza e che muovono un sistema economico non trascurabile».
«Il nostro “oro bianco” è un prodotto salubre, coltivato senza pesticidi, grazie alla fatica dell’uomo», ha concluso il consigliere Regionale Paolo Demarchi. «È un baluardo della cucina piemontese, che nella Bagna Caöda con l’aglio di Caraglio trova l’essenza della sua identità più schietta e autentica».
L’Aj a Caraj presenta la prima Sagra della Bagna Caöda
Domenica 21 novembre è attesa la diciottesima fiera che celebra “l’oro bianco” di Caraglio. E non mancano tante novità...