Il GRAZIE di Zeno al 118 della Granda: fu salvato da arresto cardiaco in piscina

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Sabato 20 novembre, presso la Centrale operativa di Saluzzo, Zeno Cavallero, che ora ha 16 anni, ha finalmente potuto abbracciare e ringraziare i soccorritori che nel pomeriggio del 27 luglio 2018 lo hanno salvato in seguito ad un arresto cardiaco presso una piscina di Narzole.

Nonostante i gravissimi danni da ipossia, Zeno ha trascorso sette mesi presso l’Ospedale Regina Margherita di Torino a lottare per la vita per poi ritornare a casa e ripartire con un faticoso cammino di riabilitazione globale che continua ancora oggi con i familiari e con la grande squadra di terapisti, medici, educatori e insegnanti.  E ora il grande giorno del doveroso GRAZIE a quelle splendide persone che sono intervenute per salvare Zeno dalla morte.

“Grazie a Elisabetta, che si trovava in piscina, e a Italo, proprietario della struttura, per essere intervenuti immediatamente con manovre salvavita. Grazie alla squadra presente in Centrale quel giorno: Michela Ghirini, medico, Paola Ianni, infermiera che ha ricevuto la chiamata, Pietro Blesio e Ivano Allione, infermieri di gestione. – così i famigliari del giovane -. Grazie alla squadra giunta a Narzole con l’elisoccorso: Paolo Donato, medico anestesista, Simona Sciolla, infermiera, Silvano Odasso, tecnico di soccorso alpino, Davide Cattaneo, pilota, Andrea Cerioni, tecnico di volo”.

Importanti le parole del direttore di centrale, Luigi Silimbri, che ha sottolineato quanto sia bello riuscire a lavorare in squadra in un servizio così fondamentale come è il primo soccorso. Servizio spesso criticato, ma che poco è conosciuto nelle sue dinamiche reali.
A questa squadra e alla Centrale tutta del 118 la famiglia Cavallero deve la vita di un figlio.