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L’impegno dell’Arma in provincia di Cuneo contro la violenza sulle donne: i dati aggiornati

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Immagine di repertorio (copyright free)

La violenza contro le donne è una grave violazione dei diritti umani. Il 27 giugno 2013 il Parlamento italiano ha adottato il disegno di legge recante l’autorizzazione alla “Ratifica ed esecuzione della Convenzione del Consiglio d’Europa sulla prevenzione e la lotta contro la violenza nei confronti delle donne e la violenza domestica”, aperta alla firma degli Stati membri a Istanbul l’11 maggio 2011 e sottoscritta dal nostro Paese il 27 settembre 2012.

È il primo strumento internazionale giuridicamente vincolante che propone un quadro normativo completo e integrato a tutela delle donne contro qualsiasi forma di violenza. La sua struttura è basata sulle “tre P”: prevenzione, protezione delle vittime, perseguimento dei colpevoli. A queste viene aggiunta una quarta “P”, quella delle politiche integrate, allo scopo di agire efficacemente su un fenomeno caratterizzato da grande complessità e da molteplici fattori determinanti.

Nel 1999 è stata istituita la Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne. Una giornata per riflettere e sensibilizzare l’opinione pubblica sullo specifico fenomeno affinché venga superato del tutto con una consapevole presa di coscienza collettiva.

Quest’anno il Comando Provinciale di Cuneo giunge a questo appuntamento con una importante novità. Il 21 ottobre scorso è stata infatti inaugurata la sala d’ascolto denominata “Una stanza tutta per sé”; locale protetto, accogliente e tecnologicamente attrezzato, frutto di un protocollo d’intesa sottoscritto tra l’Arma dei Carabinieri e Soroptimist International d’Italia, realizzato presso la sede del Comando Provinciale Carabinieri di Cuneo, che sarà utilizzato per sostenere le donne e le altre vittime vulnerabili nel delicato momento della denuncia di una violenza.

Questo nuovo locale si aggiunge pertanto alle sedi delle 75 Stazioni Carabinieri, che insieme agli 8 Comandi di Compagnia ed al Reparto Operativo di Cuneo, costituiscono la capillare rete di punti di riferimento presenti in provincia ove è possibile rivolgersi per segnalare casi di violenza, abuso, maltrattamento e sopraffazione.

In occasione di questo appuntamento, il Comando Provinciale Carabinieri di Cuneo ha effettuato a livello provinciale un monitoraggio dei principali reati indicatori del fenomeno, che vedono le donne come parti offese, per i quali i reparti dell’Arma della provincia hanno proceduto. In particolare, sono stati rilevati i dati relativi agli anni 2019, 2020 e 2021 (in questo caso fino al 15 novembre) come di seguito riportati.

 

Reati in materia di Violenza di genere

(donne e minori di entrambi i sessi come parte offesa)

2019

2020

2021

(fino al 15.11.2021)

Maltrattamenti contro familiari e conviventi

(art. 572 c.p.)

151

137

155

Omicidio

(575 c.p.)

4

4

1

Lesione personale

(art. 582 c.p.)

116

129

98

Violenza sessuale, aggravata e di gruppo

(artt. 609-bis, 609-ter e 609-octies c.p.);

26

29

25

Atti sessuali con minorenne

(art. 609-quater c.p.);

2

/

6

Corruzione di minorenne

(art. 609-quinquies c.p.);

1

/

2

Atti persecutori

(art. 612-bis c.p.);

87

54

81

Diffusione illecita di immagini o video sessualmente espliciti

(art. 612-ter c.p.);

2

7

8

Deformazione dell’aspetto della persona mediante lesioni permanenti al viso

(art. 583-quinquies, c.p.)

/

/

1

 

Misure cautelari emesse dall’A.G.

2019

2020

2021

(fino al 15.11.2021)

Allontanamento dalla casa familiare.

(art. 282 bis c.p.p.)

26

17

38

Divieto di avvicinamento ai luoghi frequentati dalla vittima.

(art. 282 ter c.p.p.)

63

35

72

 

Provvedimenti adottati d’iniziativa dai Carabinieri

2019

2020

2021

(fino al 15.11.2021)

Allontanamento d’urgenza dalla casa familiare (art. 384 bis c.p.p.)

2

1

2

I dati sopra indicati, riferiti all’azione di contrasto realizzata dall’Arma dei Carabinieri (la netta maggioranza dei casi a livello provinciale), testimoniano come il fenomeno della violenza contro le donne interessi anche il territorio della provincia cuneese. In tale quadro, l’Arma continuerà ad operare con impegno e determinazione, fornendo il proprio contributo non solo per l’individuazione dei responsabili, ma, in linea con la propria tradizione e il proprio senso di appartenenza e vicinanza alle collettività, anche per il necessario sostegno alle vittime, adoperandosi con la massima collaborazione verso le Istituzioni e le organizzazioni compenti.