Venerdì 3 dicembre alle ore 21 sul palco del Teatro Toselli di Cuneo va in scena “Verso Dante”, monologo teatrale scritto e interpretato dall’allievo di Vittorio Gassman Luigi Di Fiore con la regia di Tommaso Agnese, che propone un viaggio alla riscoperta della cultura ormai trascurata dalla contemporaneità, spiegando in modo innovativo e coinvolgente l’importanza della Divina Commedia, il testo che ha dato vita alla lingua italiana.
Lo spettacolo, che chiude idealmente l’anno dedicato al 750° anniversario della morte di Dante Alighieri, è il primo di una rassegna di quattro eventi “fuori cartellone” organizzata dall’Assessorato alla Cultura del Comune di Cuneo tra dicembre 2021 e aprile 2022. I biglietti per assistere allo spettacolo, in vendita on-line al link SiTickets (comune.cuneo.it) e il giorno dello spettacolo al botteghino a partire dalle ore 16, hanno un costo di 20 euro per poltrone e palchi, di 12 euro per la balconata e di 8 euro per la prima e la seconda galleria. Non sono previste riduzioni. Per maggiori informazioni telefonare allo 0171/444812 o scrivere a [email protected].
“Verso Dante” è un monologo intenso e vibrante scritto e portato in scena da Luigi Di Fiore, allievo di Vittorio Gassman e attore noto al pubblico televisivo per aver interpretato, senza mai interrompere una parallela carriera teatrale che lo ha consacrato come uno dei più raffinati interpreti drammatici del panorama italiano, ruoli di primo piano nella soap opera “Un posto al sole” e nella fiction “I Cesaroni”.
Un uomo, vestito di stracci tra sacchi dell’immondizia, cerca di raccontare una storia ormai quasi dimenticata: è un cantastorie che proviene da un’altra epoca e che nessuno più ascolta, in un periodo in cui le radici culturali vengono trascurate e l’importanza di conservarle e tramandarle si va perdendo, scordandone il valore e l’importanza fondamentale per definire la nostra identità.
Nel tentativo di ricostruire un filo logico dell’evoluzione culturale italiana, il personaggio interpretato da Luigi Di Fiore, che rappresenta metaforicamente l’intera cultura italiana, intraprende un viaggio parlato tornando indietro nel tempo fino alla cultura greca classica per giungere poi alle origini della lingua volgare italiana attraverso il racconto di alcune delle più note vicende dell’Inferno di Dante Alighieri, che vedono protagonisti tra gli altri Ulisse, il conte Ugolino, Paolo e Francesca. Nello spettacolo fanno la loro comparsa anche molti riferimenti alla storia d’Italia e al Rinascimento italiano: un periodo che ha contribuito a definire la nostra identità italiana tra valori positivi e influenze negative che ancora fanno parte del nostro DNA contemporaneo.
La regia di “Verso Dante” è di Tommaso Agnese, che ha anche scritto il testo insieme a Luigi Di Fiore. Le scene sono curate da Fabrizio Bellacci, i costumi e la grafica da Mirjana Panovski. Le luci sono a cura di Davide Manca, allievo di Oliviero Toscani e di Giuseppe Rotunno che unisce la lezione della cinematografia classica all’esuberanza della fotografia pubblicitaria e ha finora firmato la fotografia di 21 lungometraggi per il cinema, di cui sette in lingua inglese e uno in francese.
c.s.