È già trascorso un anno da quando Angelo Abrigo, fondatore e anima della Abrigo Spa, ci ha lasciato per sempre, creando un enorme vuoto, nel cuore dei suoi familiari, nell’azienda a cui ha dato vita e in tutta la comunità cuneese. Una mancanza particolarmente significativa che avvertono oggi, e sicuramente avvertiranno per sempre, tutte le persone che lo hanno conosciuto. Alle 7,30 di un anno fa, il 25 novembre del 2020, Angelo veniva colpito, all’età di 72 anni, da un malore improvviso che, per il tragico volere del destino, si verificò mentre era al lavoro in ufficio. Non un ufficio qualunque, ma l’ufficio in cui Angelo, 41 anni prima, aveva avviato il progetto imprenditoriale a cui ha dedicato praticamente tutta la sua vita, con grande impegno e sacrificio.
In ambito lavorativo, Angelo Abrigo era una persona determinata e, per certi versi, “dura” ma, al contempo, anche molto buona, generosa e simpatica. Amava raggiungere gli obiettivi che si era prefissato a qualsiasi costo, non arrendendosi mai. Credeva molto nel gioco di squadra e nella crescita delle persone: per questo motivo le incentivava a dare sempre il meglio di loro stesse.
La famiglia, ovviamente, era al primo posto: faceva il possibile, e anche di più, per essere sempre presente e far mancare nulla ai propri familiari. Era anche una persona che non badava a spese quando desiderava realizzare ciò che gli piaceva. In ogni caso, lavorava sempre sodo.
Alcune sue esortazioni, come «Forza, diamoci da fare!» e «Non molliamo, andiamo avanti, perché tutto quello che non ti distrugge ti fa crescere», e sue considerazioni, tra cui «Hai creato valore aggiunto in questa giornata?» e «Cosa hai imparato di nuovo oggi?», sono diventate degli autentici motti che continuano a ispirare, giorno dopo giorno, tanto i suoi cari quanto i suoi collaboratori.
Angelo Abrigo era, infine, un uomo estremamente solidale, sempre pronto ad aiutare il prossimo e la comunità, disponibile in ogni momento a garantire il proprio contributo pure in ambito sociale, associativo, sportivo e parrocchiale.
A un anno dalla sua scomparsa, anche l’editore della Rivista IDEA Carlo Borsalino ha voluto ricordare Angelo Abrigo. Queste sono le sue parole: «Angelo resta e resterà per sempre nei nostri cuori come un caro amico, una persona gentile, gioviale e piena di entusiasmo. Grazie a queste qualità e a tante altre, ha saputo contraddistinguersi anche nel mondo del lavoro e, con il valido supporto di tutta la sua famiglia, ha creato un’azienda che è, per tutti noi, un modello di solidità ed efficienza. I ricordi sono tanti; mi piace però ricordarlo come un uomo costantemente disponibile e generoso verso i più bisognosi e sempre molto collaborativo a favore dei tanti progetti avviati per la valorizzazione delle nuove generazioni. La vita continua purtroppo senza di lui ma, per quello che ha rappresentato e ci ha trasmesso, continueremo con gioia a sentirlo sempre al nostro fianco».