Il Comune di Cuneo ha avviato, nel corso dell’anno 2021, il percorso per la redazione del Piano di Eliminazione delle Barriere Architettoniche e Sensoriali (PEBAS), strumento programmatico d’intervento le cui linee di indirizzo sono state adottate dal Consiglio Comunale con Deliberazione n.87 del 25/11/2019. Il PEBAS si è sviluppato attorno ai progetti prioritari e all’individuazione delle misure e delle azioni concrete finalizzate al superamento delle barriere architettoniche e percettive ancora esistenti in tutti gli edifici e spazi pubblici.
Nel dare concreta applicazione alle indicazioni in esso contenute, in fase di redazione del P.E.B.A.S. si è proceduto ad una prima ricognizione del territorio per una mappatura dell’esistente, al fine di censire le aree oggetto di interesse e le principali barriere architettoniche ancora esistenti negli spazi pubblici. Tale mappatura porterà all’individuazione di una serie di interventi, da attuarsi con lotti successivi e continuativi nel tempo, ritenuti indispensabili a conseguire l’obiettivo della piena accessibilità degli spazi e degli edifici pubblici esistenti.
Parallelamente al lavoro sul PEBAS, che si focalizza principalmente su edifici e spazi pubblici (come giardini, palestre, aree sportive o cimiteri), l’amministrazione intende intervenire anche su un altro fronte, realizzabile più velocemente: l’abbattimento delle barriere architettoniche in alcuni dei marciapiedi cittadini e frazionali, attraverso la realizzazione di scivoli nei tratti che attualmente ne sono sprovvisti o l’eliminazione delle disconnessioni che possono essere causa di inciampo per i cittadini, soprattutto più anziani.
È stato quindi redatto un progetto di fattibilità tecnica ed economica, approvato dalla Giunta comunale nella seduta del 4 novembre 2021, che interessa tratti di marciapiede pubblico sia sull’altipiano che nelle frazioni.
«Il piano programmatico del Sindaco per il quinquennio 2017-2022 – dichiara l’Assessore alla Città accessibile Marco Vernetti – prevedeva l’obiettivo di “far diventare Cuneo sempre più una città accessibile a tutti, a partire da chi fa più fatica”. Ora abbiamo stanziato una cifra rilevante, 250.000 €, andando ad individuare interventi basati sostanzialmente su 2 punti cardine:
interventi puntuali, per risoluzione di criticità quali assenza di rampe, pavimentazione gravemente ammalorata o non presente (sterrato), così da massimizzare il rapporto benefici/costi;
ubicazione dell’intervento, concentrandosi in aree con maggiore flusso e maggiore presenza di utenza più debole quali edifici scolastici, edifici con funzioni pubbliche, sociali o sanitarie.»
I lavori sui marciapiedi dovrebbero partire nei primissimi mesi del 2022, non appena le condizioni climatiche lo permetteranno.
Ricordiamo che fino al 30/11 è ancora possibile compilare il questionario (disponibile qui: https://www.comune.cuneo.it/Questionario-PEBAS) mirato a rilevare le maggiori criticità del territorio in termini di accessibilità e fruibilità rilevate dai cittadini. I risultati contribuiranno a formulare le reali esigenze alle quali l’Amministrazione comunale intende rispondere con concrete proposte operative; il Piano infatti, tra le altre cose, individua diverse tipologie di intervento e le priorità di realizzazione degli stessi.
«L’intervento sui marciapiedi della prossima primavera – conclude l’Assessore Vernetti – è solo un tassello di un disegno complessivo che l’Amministrazione persegue da molti anni. Negli ultimi 20 anni, oltre a numerosi lavori sui marciapiedi, sono stati eseguiti molteplici interventi per eliminare barriere architettoniche e sensoriali negli edifici maggiormente frequentati. Alcuni sono stati inseriti nelle ristrutturazioni eseguite nell’ultimo periodo, ma soprattutto, grazie ad un cambio di mentalità relativamente recente, sono stati inseriti direttamente nella progettazione dei nuovi lavori. Ricordiamo infatti che ogni nuovo intervento è da tempo soggetto alla compatibilità con le norme sulle barriere architettoniche (tra cui la Legge 13/1989).
L’attuazione del Piano per l’Eliminazione delle Barriere Architettoniche e Sensoriali vuole dunque essere una prima risposta ai bisogni della comunità, in particolare nei confronti di anziani e persone con disabilità, ovvero coloro che più riscontrano il problema delle barriere architettoniche. Mi preme infatti sottolineare come le azioni di miglioramento dell’accessibilità delle attrezzature pubbliche collettive servano a garantire un più diffuso “comfort urbano” e ad aumentare la qualità della vita di tutti i fruitori della Città, sia che si tratti di persone con ridotta capacità motoria o sensoriale, sia che si tratti di persone normodotate, assicurando una piena e fattiva partecipazione alla vita sociale e il più elevato benessere possibile.»
c.s.