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«Le associazioni sono l’anima del Piemonte»

Il vicepresidente del Consiglio Regionale Franco Graglia è impegnato al fianco dei piccoli comuni

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A portare in Regione le istanze della provincia di Cuneo c’è anche l’esponente di Forza Italia Franco Graglia, ex sindaco di Cervere.

Lei è vicepresidente del Con­siglio Regionale. Come vive questo incarico?
«Si tratta di un ruolo istituzionale, che mi onora. Lo porto avanti con piacere e serietà. Fin da pic­colo, ho la passione politica. Partire da Cervere e arrivare qui è stato un cammino im­por­tante, del quale vado fiero. La mia condizione di salute mi ha pri­vato di molte energie. Ora per fortuna so­no in ripresa».

A proposito di Cervere, un suo commento sull’edizione 2021 della Fiera del Porro…

«Vi­sto il perdurare dell’emergenza sanitaria, è stata una fiera “mignon”, ma è stato giusto organizzarla in presenza. Spe­riamo in un 2022 decisamente diverso».

Passando alle questioni re­gionali, lei è molto attento alle vicende che riguardano i Comuni. C’è un grosso problema riguardante i segretari comunali…

«Sì, c’è una grande carenza di queste figure. È una questione che di­pende da Roma e dal Go­verno. Final­men­te, è stato in­det­to un concorso, an­che se ci sono pochi posti».

Un altro problema che tocca da vicino gli enti locali è la gestione dei corsi di acqua…
«Sin dal primo giorno dell’insediamento della Giunta Cirio, ho sollecitato una profonda riforma delle norme che regolano la pulizia dei fiumi. Questa pressione ha pro­dotto una semplificazione delle disposizioni regionali in materia, rendendo più ve­loce l’iter burocratico a carico delle aziende interessate. Un tempo servivano mesi, oggi è sufficiente la compilazione di un solo documento per assegnare direttamente alle imprese gli interventi per asportare il materiale dagli alvei dei corsi d’acqua. La “pri­ma stagione” di pulizia dei fiumi, post “semplificazione Cirio”, ha visto asportare da fiumi e torrenti, attraverso 59 interventi, un milione di metri cubi di materiale in eccesso. In tutto sono intervenute 29 aziende, incaricate da 44 comuni piemontesi».

Anche sul “caro benzina” si è mobilitato…
«I prezzi dei carburanti ormai sono fuori controllo: si parla di rincari che vanno da “più” 1,05 centesimi per il prezzo medio della benzina a “più” 1,3 del diesel e a “più” 0,08 per il metano, causando un aumento dell’inflazione che si ripercuote anche su beni di pri­ma necessità quali pane, latte e carne. È evidente che una situazione del ge­nere rischi, come ben sottolineato da Confcom­mer­cio, da un lato di limitare il potere d’acquisto dei cittadini e dall’altro di rallentare la crescita delle im­pre­se, paralizzando quindi an­che la creazione di posti di lavoro. Pro­prio per questa ra­gione ho presentato un ordine del giorno chiedendo al­l’Ese­cu­tivo di attivarsi nei confronti del Governo nazionale per sollecitare misure suppletive al fine di ridurre l’impatto del “caro energia”».

Anche il Covid continua a preoccupare. Che ne pensa?
«I dati aumentano: di fatto, è già iniziata la quarta ondata. Non possiamo però permetterci altre restrizioni. Occorre grande responsabilità da parte di tutti».

Il Covid ha condizionato an­che le attività delle associazioni. Come siete intervenuti?

«La Regione ha prestato attenzione a queste realtà e, in particolare, ha stanziato risorse. Tra i beneficiari ci sono le Pro Loco che hanno svolto un’attività encomiabile. Il con­­tributo massimo sarà di 1.000 euro e si potranno rendicontare anche le spese sostenute per la messa in sicurezza degli eventi relativamente alle norme anti Covid. Finora, nel 2021, abbiamo stanziato 315­mila euro, una cifra importante, che potrebbe ancora aumentare: si tratta di realtà fondamentali per la vitalità turistica e culturale dei nostri piccoli comuni. Come Consiglio Regionale, dobbiamo ringraziare i volontari delle associazioni perché la loro abnegazione permette di tenere vivo il nostro territorio. E spesso fanno tutto ciò senza riconoscimenti e con troppe responsabilità».

Cosa le chiedono le persone che incontra?
«Amo stare in mezzo alla gente, parlare con gli amministratori. Le persone che incontro vogliono tornare alla normalità. Non si aspettano grandi cose: chiedono di essere ascoltate. Che anche io le rappresenti, questo sì. Adesso siamo al giro di boa, siamo a metà mandato. Un mandato davvero particolare, tra Covid e alluvione, ci sono state grandissime difficoltà».